Il governo americano non ha simpatie per la moneta virtuale: nasce il sospetto che oltre ai reati contestati a Liberty Reserve ci sia altro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-05-2013]
Bitcoin, la moneta virtuale creata nel 2009, non è sempre guardata con occhio benevolo da chi gestisce i sistemi tradizionali. Anzi, in qualche caso c'è aperta ostilità.
È già capitato, infatti, che alcuni uomini politici negli USA abbiano etichettato senza tanti complimenti Bitcoin come un «sistema per il riciclaggio di denaro».
Nel giro delle ultime settimane, due siti legati a Bitcoin hanno avuto problemi relativi a esso: nel caso più recente, quello di Liberty Reserve, l'accusa è di riciclaggio di denaro utilizzato per il commercio di materiale pedopornografico e per il traffico di droga; il sito è stato chiuso.
In un altro caso, la Homeland Security americana ha bloccato le transazioni di Dwolla alla "borsa" del bitcoin Mt.Gox.
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Considerato il fatto che non è certo rara la possibilità di un uso di Bitcoin per fini illegali, e senz'altro possibile e forse anche probabile che dietro la chiusura dei due siti non ci siano altro che le accuse mosse loro.
Tuttavia, di recente la sensazione che il governo americano abbia deciso di tenere d'occhio Bitcoin in maniera particolarmente attenta e non troppo favorevole contribuisce a nutrire il sospetto che, a volte, dietro possa esserci qualcos'altro.
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