Le tue foto su Facebook sono veramente private?

Le impostazioni relative alla privacy stanno per cambiare di nuovo e tenere privati i contenuti sarà più difficile. Ecco come fare.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-10-2013]

facebook privacy 04

Nel corso delle prossime settimane, Facebook eliminerà completamente un'opzione amata da chi vuole essere presente sul social network ma senza rendersi troppo visibile.

Non sarà infatti più possibile nascondere il proprio profilo alle ricerche effettuate tramite nome e cognome. L'articolo continua qui sotto.

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In realtà, tale possibilità era già stata tolta a livello globale circa un anno fa per coloro che non ne facevano uso (ossia la maggioranza degli utenti, che si lasciano trovare); ora sparirà anche per quei pochi che la adoperavano.

Stando a Facebook, la scelta di far sparire questa opzione è dovuta al fatto che essa creava un falso senso di sicurezza: chi ne approfittava credeva di essersi reso invisibile, ma in realtà esistono molti altri modi per essere individuati, da Graph Search in poi.

Tutti i dettagli nella pagina a seguire.

Ti invitiamo a leggere la pagina successiva di questo articolo:
Come rendere privati i contenuti su Facebook

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)


Toppo con Gladiator. :lol:
30-10-2013 11:11

Sì, ma non puoi fare di una metafora un argomento in sé per controbattere alla metafora stessa.. Non reggerebbe. Mi spiace, hai toppato. Ritenta! :loco:
29-10-2013 20:45

Certo! Ma non respirare è notorio che nuoccia gravemente alla salute umana mentre non iscriversi a fessbuk e compagnia non provoca effetti deleteri alla salute degli esseri umani... semmai il contrario! :wink:
29-10-2013 18:56

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1. Violazione di password deboli: l'80% dei cyberattacchi si basa sulla scelta, da parte dei bersagli, di password deboli, non conformi alle indicazioni per scegliere una password robusta.
2. Attacchi di malware: un link accattivante, una chiave USB infetta, un'applicazione (anche per smartphone) che non è ciò che sembra: sono tutti sistemi che possono installare malware nei PC.
3. Email di phishing: sembrano messaggi provenienti da fonti ufficiali o personali ma i link contenuti portano a siti infetti.
4. Il social engineering è causa del 29% delle violazioni di sicurezza, con perdite per ogni attacco che vanno dai 25.000 ai 100.000 dollari e la sottrazione di dati.
5. Ransomware: quei programmi che "tengono in ostaggio" i dati dell'utente o un sito web finché questi non paga una somma per sbloccarli.

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