Per il fondatore di Microsoft, la priorità è curare le malattie come la malaria, non diffondere Internet.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-11-2013]
«Che cosa è più importante, l'accesso a Internet o una cura per la malaria? Se pensi che la prima sia la cosa fondamentale fra le due... beh, io non sono d'accordo».
La frase che abbiamo riportato appartiene a Bill Gates, fondatore di Microsoft e negli ultimi anni filantropo, ed è stata pronunciata durante un'intervista per il Financial Times; quindi, ha scatenato una quantità spropositata di reazioni.
Al di là dell'ovvia contrapposizione tra colore che sostengono la posizione di zio Bill (la maggioranza) e coloro che invece ritengono che la diffusione della Rete, e con essa della conoscenza, sia primaria perché permetterebbe di risolvere anche l'altro problema, c'è chi non ha perso occasione di criticare entrambi, affermando che la contrapposizione è artificiosa: l'ideale sarebbe portare avanti entrambi i progetti.
Se Bill Gates ha probabilmente deciso di lanciare una frecciatina verso Google e Facebook, impegnati a diffondere il più possibile la connessione, è anche vero che non ha detto che diffondere Internet non serve: ha semplicemente fatto una lista delle sue priorità, chiarendo perché preferisca occuparsi di vaccini. Quindi, in realtà, il risultato è che nel complesso si stanno già facendo le due cose contemporaneamente.
«È ovvio che io ami ancora il mondo IT. Ma se vuoi migliorare il mondo devi prima pensare a cose più basilari come la sopravvivenza dei bambini e la loro alimentazione» ha spiegato.
Da quando ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla fondazione che dirige con la moglie Melissa, Bill Gates ha scoperto che ci sono altre necessità oltre ad avere «un computer su ogni scrivania» come affermava all'inizio della propria avventura in Microsoft.
«L'innovazione è fantastica. Ma non possiamo illuderci che possa fare qualcosa per chi ancora non ha i mezzi per soddisfare i bisogni primari e lotta per la sopravvivenza. È una questione di priorità» sostiene ora zio Bill, non rinnegando i propri inizi ma dicendo in sostanza di aver allargando lo sguardo.
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