Su pressione della Siae si vuole introdurre un aumento dell'iniquo balzello anche sugli smartphone. Stangata da cento milioni di euro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-12-2013]
La legge di stabilità introduce la Google Tax e la possibilità di dedurre fino a 1.000 euro per libri di editoria generale e altri 1.000 euro per libri scolastici e universitari.
E' un provvedimento di grande valore sociale e culturale, anche se avrebbe potuto essere esteso agli ebook, che rimangono ancora una piccolissima fetta del mercato librario.
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Con la stessa legge, purtroppo, si aumenta il cosidetto "equo compenso". Un emendamento alla Legge di stabilità prevede infatti di aumentare la "tassa" Siae che grava su tutti i dispositivi dotati di memoria.
L'equo compenso va alla Siae e, secondo le prime stime dell'avvocato Guido Scorza, "l'aumento ora deciso sarà del 70 per cento, circa 210 milioni di euro all'anno invece dei soliti 80 milioni euro". Altre stime parlano di 100 milioni di euro.
Sono soldi sottratti all'industria dell'elettronica: "Significa che un iPhone da 16 Gbyte costerà circa 4 euro in più, poiché la componente dell'equo compenso passerà, con questo aumento, dagli attuali 90 centesimi a 5,20 euro. Per i tablet si passa dai 3,20 ai 5,20 euro, per i computer da 3,20 a 6 euro".
Pare che, però, all'interno del PD, il maggiore partito di governo, stia crescendo il dissenso verso questo nuovo balzello che potrebbe essere fermato.
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