Tra polemiche e buoni propositi, da Kiev una sintesi tra sviluppo e responsabilità.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-04-2003]
Si è chiusa la Quinta Conferenza Internazionale su "Etica e Politiche Ambientali" organizzata dalla Fondazione Lanza in collaborazione con il National Ecological Centre of Kiev - che aveva come tema "Stili d'impresa e sviluppo sostenibile". Un "Documento finale", composto di circa 20 osservazioni, propone le linee guida per la tutela dell'ambiente.
Il "Documento" verrà presentato alla Quinta Conferenza dei Ministri Europei dell'Ambiente che avrà luogo a Kiev dal 21 al 23 maggio 2003.
Di fronte, due mondi dalle opposte esigenze.
Dall'altro l'ex blocco sovietico, che versa in condizioni di estrema depressione soprattutto per le fasce deboli, chiede sviluppo senza avere l'ambiente tra le priorità, e che inorridisce al solo sentir parlare di autorità statale e regole ferme (l'esperienza precedente deve essere stata ben traumatica).
La contraddizione ha attraversato tutta la conferenza ed ha dato origine ad un vivace dibattito, talvolta polemico.
Con queste premesse, ci si sarebbe aspettati un documento finale "cerchiobottista". Ma i partecipanti (accademici in dottrine scientifiche e filosofiche, ma anche Amministratori Pubblici ed imprenditori) hanno fatto appello alla loro responsabilità e ci hanno stupito con le loro conclusioni.
"La sostenibilità - si legge nel documento - è armonizzare le diverse esigenze del sistema economico con la tutela del Pianeta e delle risorse naturali".
"Responsabilità" ed "equità" sono le parole chiave del documento.
"Si rende sempre più urgente - sottolinea il documento - creare una stretta rete di collegamento e di cooperazione tra istituzioni, per un organismo sopranazionale deputato a legiferare e proporre linee politiche sovranazionali."
"Eco- efficienza", "eco-giustizia", "eco-sufficienza" sono gli obiettivi.
Eco- efficienza significa processi produttivi "puliti".
Eco- giustizia significa eguaglianza e lotta alla povertà.
Eco- sufficienza, infine, vuol dire stili di vita più parchi e consapevoli.
Traduciamo in informatichese: il mio PC sarebbe eco-efficiente se fosse stato prodotto con processi rispettosi dell'ambiente (dubito). Sarebbe eco-giusto se modelli analoghi ad esso fossero presenti nelle scuole e nelle case dei ragazzi di tutto il mondo, per affrancarli dall'ignoranza che è alla base della povertà (dubito ancora di più). Sarebbe eco-sufficiente se durasse dieci anni senza richiedere continui aggiornamenti (ci provo, ragazzi, ci provo).
Il Documento, ancora, sottolinea e auspica che il ruolo della società civile (riconoscendo in particolare alle Organizzazioni Non Governative un ruolo privilegiato) sia sempre più chiaro, forte e incisivo.
Insomma, un messaggio chiaro, senza mediazioni: la mano libera del mercato, gli incentivi al consumo, la deregulation, il potere delle multinazionali non portano all'ottimizzazione.
Chissà cosa ne penseranno i ministri dei governi che hanno invaso l'Iraq.
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