Il quotidiano cita Zeus News e lo definisce ''prestigioso'', ma poi ne ricopia un articolo parola per parola.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-02-2014]
Giornalismo online sì, ma c'è sempre qualcuno che copia. Non si dovrebbe fare e invece lo fanno in molti. Ti aspetti che a copiare un articolo anziché scriverlo di sana pianta sia il blogger improvvisato, senza alcun senso di rispetto dell'etica (e delle leggi vigenti). Quando invece a copiare è un noto quotidiano, ti stupisci.
Eppure succede più spesso di quanto si immagini. Oggi abbiamo colto con le mani nella marmellata il Secolo XIX, che ha ricopiato integralmente un articolo apparso su Zeus News poche ore prima, parola per parola, punteggiatura compresa.
Solo il titolo si salva (bontà loro). Ma a parte questo, perfino i trattini per spezzare le parole quando si va a capo sono rimasti identici.
Non ci credete? Confrontate voi stessi l'articolo copiato con l'originale di Zeus News. Qualora dovessero mettere l'articolo offline, ne abbiamo conservato uno screenshot come prova (qui a fianco evidenziate le parti copiate); e comunque lo potrete verificare con la cache di Google.
Poi ci hanno messo dentro un link a Zeus News e lo hanno definito "prestigioso", forse per indorarci la pillola, ma ciò non toglie che hanno fatto una scorrettezza bella e buona: ricopiare un articolo intero, parola per parola, attribuendosene la paternità.
Ma forse al Secolo XIX mancano i giornalisti, o magari ci sono stati dei tagli al bilancio, e quindi sono costretti a usare questi biechi mezzucci. Dobbiamo comprenderli (e compatirli), anzi magari organizziamo una raccolta fondi con Paypal per aiutarli a tirare a campare.
Come beffa finale, al fondo hanno aggiunto la scritta: "Riproduzione riservata".
Ma forse è meglio che queste cose si sappiano.
Aggiornamento ore 19
Magia, l'articolo è stato riscritto. Sono scomparsi i riferimenti a Zeus News (ci mancherebbe!) e aggiunte nuove informazioni. Ovviamente nessuna spiegazione di quanto accaduto e nessun contatto con la nostra redazione, figuriamoci eventuali scuse. Ma va bene così. Abbiamo fiducia in voi lettori, che contribuirete a informare i vostri amici su quanto accaduto attraverso i social network. E se l'articolo è stato modificato, vuol dire che il messaggio è arrivato a chi di dovere... grazie a voi!
Aggiornamento 20 febbraio ore 12
Attraverso un messaggio privato su Facebook abbiamo ricevuto le scuse dalla giornalista del Secolo XIX che aveva pubblicato l'articolo. Prendiamo atto della buona fede dichiarata e accettiamo le scuse.
Come sottolineato nella nostra risposta, intristisce un poco venire a sapere che l'errore non sia stato commesso ingenuamente da un collaboratore alle prime esperienze ma da una professionista che lavora dentro la redazione da decenni. Abbiamo rimarcato che non è accettabile approfittarsi del lavoro di qualcun altro, cambiare il titolo e mettersi in pace la coscienza con la scusa del "vi ho dato visibilità" (per la cronaca, abbiamo ricevuto in tutto 16 clic da quell'articolo).
Ulteriore risposta: "Sinceramente credevo che citandovi fosse tutto nel rispetto delle regole. Non mi sono approffittata tantomeno si trattava di avere la coscienza a posto. Lo ripeto, non vi avrei citato se avessi voluto essere scorretta."
Ok, chiarito. Per quanto ci riguarda la vicenda si conclude qui, fiduciosi che non accadrà di nuovo, né con Zeus News né con altri siti.
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