Al via l'Hackmeeting italiano

Tre giorni di seminari, giochi, feste, dibattiti e scambi di idee.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-06-2014]

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Apre i battenti oggi la diciassettesima edizione dell' Hackmeeting, l'ormai storico «incontro annuale delle controculture digitali italiane», come si autodefinisce.

Il luogo prescelto per quest'anno è XM24, spazio pubblico autogestito in quel di Bologna.

Come al solito, il programma prevede «tre giorni di seminari, giochi, feste, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo, per analizzare assieme le tecnologie che utilizziamo quotidianamente, come cambiano e che stravolgimenti inducono sulle nostre vite reali e virtuali, quale ruolo possiamo rivestire nell'indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti». L'articolo continua qui sotto.

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Il futuro è nella condivisione delle conoscenze. L'arroganza delle multinazionali nei confronti della proprietà intellettuale è solo il canto del cigno: infatti grazie alle tecnologie il sapere non potrà più essere detenuto da pochi potenti.
Per tutelare ricerche che richiedono investimenti cospicui, la proprietà intellettuale è uno strumento equo e ragionevole. Lo strapotere attuale della grande industria va solo limitato nel tempo ed emendato dagli aspetti più truci.
Lo scenario più probabile è un doppio binario tra scienza proprietaria e open source. La prima coprirà i settori che richiedono investimenti a lungo termine, la seconda quelli in cui la cooperazione raggiunge i risultati migliori.
Il potere si concentra dove c'è il denaro. Volenti, o nolenti, i big dell'economia mondiale si accaparreranno tutte le fonti di conoscenza, e sapranno farle fruttare a dovere, per il bene dell'umanità.

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Il programma completo dell'evento, dove «non ci sono organizzatori e fruitori, ma solo partecipanti», è disponibile sul sito insieme a tutte le informazioni necessarie per arrivare e partecipare.

Le iniziative sono molto varie e coprono pressoché ogni campo di interesse.

Scorrendo il programma si nota per esempio un approfondimento su Openstreetmap che mostra come con la collaborazione sia possibile realizzare un prodotto in grado di fare concorrenza alle alternative commerciali, oppure un'introduzione al mondo dei Bitcoin di cui ultimamente si parla sempre più spesso.

Non mancano eventi dai titoli accattivanti e divertenti come Openfuffa, la carta igienica e Atom Editor, che si presenta come «un viaggio surreale interattivo informale tra codice, web realtime con MeteorJS, obsolescenza programmata e opendata italiani» oppure Du gust is megl che one, che si occupa di algoritmi e tecniche di programmazione.

Non poteva restare poi assente il mondo del software libero e di GNU/Linux in primis, con tanto di incontri di presentazione per neofiti e approfondimenti "filosofici" su alcune distribuzioni, come quello su Debian, presentata come esempio di «quasi-anarchia che funziona».

Vi sono, infine, gli eventi relativi alle problematiche della società attuale, come quello relativo al progetto Anopticon e quello dal titolo OpenAccess vs. Scienza Chiusa per finire con un approfondimento sul mondo dei droni e dei quadricotteri.

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