Il regista che voleva il suo film su The Pirate Bay

Era l'unico modo per farlo uscire dalla prigione del copyright.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-08-2014]

suzy q

Se c'era bisogno di una prova di come il copyright non aiuti la diffusione delle opere, ma anzi riesca a ostacolarla, eccola qui.

Martin Koolhoven è un regista olandese che nel 1999 ha realizzato un film, Suzy Q.

A metà dello scorso luglio, sul suo account Twitter, ha scritto un post decisamente particolare: «Qualcuno può caricare Suzy Q su The Pirate Bay?».

Perché mai un regista dovrebbe chiedere agli utenti di Internet di piratare un suo film? Semplice: perché quel film è virtualmente scomparso a causa dei diritti d'autore.

Nella pellicola sono incluse diverse canzoni di artisti famosi, come i Rolling Stones o Jimi Hendrix. Dato che le licenze per adoperare quei brani sono scadute e nessuno le ha rinnovate, la distribuzione del film è bloccata: nessuno, in pratica, può più vederlo.

«Per me, è stato come se il film fosse morto» ha dichiarato Koolhoven al sito TorrentFreak.

Così, in un tentativo di risurrezione, il regista s'è rivolto alla Rete, che ha risposto subito. Entro poche ore la prima copia del film è apparsa su The Pirate Bay, e altre l'hanno poi seguita.

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La storia, però, non finisce qui. Insoddisfatto della qualità delle copie disponibili in Internet, Koolhoven ha deciso di intervenire in prima persona e ha caricato una versione del film a qualità più alta su YouTube, versione che è ancora disponibile.

Il regista si aspettava che Google la rimuovesse in breve tempo. Invece, YouTube si è limitata a chiedergli se possedesse i diritti sulle canzoni; dato che non li aveva, il sito ha deciso di dirottare i proventi pubblicitari verso gli autori dei brani, e la questione s'è chiusa lì.

«Il film è ancora su YouTube» ha fatto sapere il regista. «E c'è gente che ha iniziato a mettere a disposizione torrent di Suzy Q a qualità più alta su Pirate Bay. Si può trovare persino una versione a 720, mi dicono».

Martin Koolhoven, pur non possedendo i diritti legali sul film, ritiene di avere quelli morali e incoraggia tutti a scaricare la pellicola; è convinto che tutti i film debbano essere disponibili online, se la cosa è fattibile dal punto di vista commerciale, perché l'esperienza di una sala cinematografica resta comunque diversa e unica, e quindi ciò non dovrebbe danneggiare i gestori delle sale.

«Tutti possono andare su The Pirate Bay e scaricare una copia [di Suzy Q]. In realtà non si dovrebbe, ma dò il mio permesso di scaricare Suzy Q» ha dichiarato Koolhoven in un'intervista.

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Commenti all'articolo (5)


Ennesima prova che le cosiddette major sono solo dinosauri condannati all'estinzione. Ma sfruttano il loro potere per imbrogliarci e resistere nella loro posizione di privilegio consolidato.
20-8-2014 16:03

{Gino tavera}
Ricordiamoci di aggiungere questi link[/url] [url=http://forum.zeusnews.com/link/148784]link (in italiano) Se andiamo alla ricerca di altro non sarà un caso isolato da minimizzare (trascurare). Il copyright può essere peggio della pirateria.
18-8-2014 09:37

E' esattamente questo il punto. E la stessa cosa vale per il rapporto mp3/concerti. Leggi tutto
15-8-2014 12:54

Lui ci da il suo permesso, ma non ha il permesso di darcelo :mrgreen:
14-8-2014 12:11

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