La nuova incarnazione di Windows funziona su PC, tablet e smartphone e inaugura l'era delle app olografiche.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-01-2015]
Con una presentazione trasmessa in streaming dal quartier generale di Redmond, Microsoft ha svelato al mondo Windows 10.
La nuova incarnazione di Windows, annunciata per la prima volta lo scorso settembre, ha un obiettivo ambizioso: rendere il personal computing ancora più personale e in grado di offrire agli utenti un'esperienza familiare su più dispositivi.
Che Windows 10 voglia essere qualcosa di diverso dai suoi predecessori si evince dal modo in cui viene offerto agli utenti: non un sistema operativo ma un «servizio», gratis per un anno per tutti coloro che utilizzano Windows 7, Windows 8 o Windows 8.1.
L'annuncio è stato dato ufficialmente con un post sul blog di Windows: dal momento del rilascio di Windows 10, tutti coloro che usano una delle tre versioni appena citate potranno effettuare l'aggiornamento in modo completamente gratuito entro 365 giorni.
Scaduto questo "periodo di grazia", chi avrà fatto l'upgrade potrà continuare a usare Windows 10 senza dover sborsare nulla in più; chi invece è rimasto indeciso sino all'ultimo dovrà pagare, anche se ancora non è stato dichiarato quanto.
Un dettagli importante è il fatto che tale offerta è estesa anche agli utenti di Windows Phone 8.1: ciò significa che Windows 10 sarà davvero il sistema operativo che porrà fine alla divisione tra Windows e Windows Phone.
Per quanto riguarda il futuro, poi, Microsoft fa sapere che durante tutto il ciclo di vita di Windows 10 verranno aggiunte nuove funzioni, senza per questo dover rilasciare una nuova versione del sistema operativo: «Distribuiremo le nuove funzioni quando saranno pronte, senza dover aspettare per la major release successiva».
«Noi pensiamo a Windows come a un Servizio» spiega ancora l'azienda. «In effetti, si potrebbe pensare a Windows nel prossimo biennio come uno dei maggiori servizi Internet sul pianeta. E, proprio come qualunque altro servizio Internet, la domanda "Che versione stai usando" non avrà più senso».
Per l'utente medio forse quest'ultima affermazione non significherà granché, ma per lo sviluppatore ciò significa che, almeno in teoria, non sarà più necessario preoccuparsi di sviluppare per una specifica versione di Windows; invece, si scriverà genericamente software "per Windows".
Microsoft chiama questo paradigma "app universale", ossia applicazioni che funzionano su tutti i dispositivi su cui c'è Windows 10, siano essi PC, tablet, telefoni, Xbox o anche «la Internet delle cose».
«La nuova generazione di Windows è un impegno» dice Microsoft. «Un impegno a liberare la gente dalla tecnologia e permetterle di fare grandi cose».
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Cortana su PC, Spartan e il computer olografico
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