8 errori da evitare per non essere hackerati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-06-2015]
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8 errori da evitare per non essere hackerati
eBay, e i siti similari, sono una gran comodità e spesso ospitano molte offerte genuine. Sfortunatamente, anche qui i malintenzionati sono in agguato.
Un affare che sembra troppo buono già è un po' sospetto, ma c'è un altro sistema per sincerarsi della bontà del venditore: il feedback.
Dare sempre un'occhiata alle opinioni lasciate da chi ha già commerciato con il venditore che ci interessa è un modo semplice e veloce per capire se ci troviamo di fronte una persona onesta o un artista della truffa.
L'abitudine di fare acquisti online, con sistemi che tutto sommato si assomigliano da un sito all'altro, ha creato negli utenti una sorta di "pilota automatico" che esegue la compravendita senza che si badi troppo ai dettagli.
Disgraziatamente è su questo che contano quanti sono a caccia di informazioni personali.
Ancora troppi siti, per pigrizia di chi li gestisce o per chissà quale altro motivo, consentono agli utenti di inserire i propri dati personali (compreso il numero della carta di credito) senza utilizzare una connessione crittografata.
Accorgersene è semplice: se all'estrema sinistra della barra degli indirizzi del browser c'è un lucchetto, magari accompagnato dalla scritta https (alcuni browser la nascondono, limitandosi a mostrare il lucchetto), allora la connessione è sicura e i dati vengono cifrati prima di essere trasmessi. Anche qualora venissero intercettati, sarebbero inutilizzabili.
Se invece il lucchetto non c'è e la scritta dice soltanto http, allora la connessione non è sicura, i dati viaggiano in chiaro e chiunque potrebbe intercettarli e usarli.
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Certamente le reti Wi-Fi pubbliche, cui accedere senza nemmeno dover inserire una password, sono una bella comodità e, quando si è in giro, permettono di risparmiare sul consumo del traffico dati del cellulare.
Tuttavia, come spiega Cylance, molti router adoperati anche negli hotel per fornire Wi-Fi gratuito sono affetti da una grave vulnerabilità, che consente a chi la sfrutta di intercettare il traffico web altrui.
La storia dimostra anche che le reti Wi-Fi aperte piacciono molto agli hacker che vogliono lanciare attacchi DDoS e, in generale, è meglio non utilizzarle se si ha intenzione di utilizzare siti in cui è richiesto l'inserimento di dati personali.
Moltissimi fornitori di servizi online, da Google in giù, offrono la possibilità dell'autenticazione in due passaggi: oltre alla password richiedono di inserire anche un codice che inviano sul cellulare dell'utente.
In questo modo chiunque si fosse impossessato della password resterebbe comunque chiuso fuori dal servizio cui tenta di accedere illecitamente.
Molti utenti la ritengono una protezione interessante, ma seccante, perché il cellulare deve essere a portata di mano, deve essere carico, deve esserci campo... Così non la usano, e si mettono in pericolo da sé.
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Altri 5 trucchi per evitare di essere hackerati
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