Nuova falla mette a rischio le connessioni HTTPS

Sono decine di migliaia i siti vulnerabili a Logjam, bug forse sfruttato dalla NSA.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-05-2015]

logjam falla https

Sono passati appena un paio di mesi da quando la falla nota come FREAK aveva messo in dubbio la sicurezza di Https e già un'altra minaccia appare all'orizzonte.

Questa volta il problema si chiama Logjam e riguarda un'implementazione errata dall'algoritmo Diffie-Hellman, utilizzato per negoziare le chiavi condivisi al fine di stabilire una connessione sicura.

L'attacco è efficace in tutti quei casi in cui viene utilizzato il protocollo crittografico TLS, di cui sfrutta una debolezza nel modo di operare che gli permette di attaccare lo scambio di chiavi Diffie-Hellman.

Tutti i browser moderni, secondo i ricercatori, sono coinvolti, così come l'8,4% del milione di siti più popolari al mondo.

Il problema riguarda quei server che supportano DHE_EXPORT, un residuo della diatriba sulla crittografia risalente agli anni '90, quando il governo americano obbligava gli sviluppatori a implementare una crittografia debole nelle applicazioni esportabili all'estero.

Nonostante tali restrizioni siano state poi rimosse, le chiavi deboli "da esportazione" sono tuttavia ancora incluse in moltissimi sistemi.

Logjam avviene quindi provocando un "declassamento" della crittografia, portandola a soli 512 bit, nei server che consentono questa pratica grazie alla debolezza in TLS e al supporto a DHE_EXPORT: centinaia di migliaia di server, per lo meno.

Sondaggio
Qual č il tuo linguaggio di programmazione preferito, tra questi?
PHP
Java
C#
VB.Net

Mostra i risultati (1417 voti)
Leggi i commenti (30)

Chi sfrutta Logjam riesce a convincere il browser a usare una chiave debole, originariamente pensata per l'esportazione; gli sviluppatori dei browser possono ovviare a questo problema facendo in modo che i browser valutino la lunghezza della chiave in questione e, se troppo corta, la rifiutino.

Ciò crea però un'ulteriore difficoltà perché migliaia di legittimi server web, a questo punto, potrebbero risultare irraggiungibili, in quanto non ancora aggiornati per usare chiavi lunghe.

Si calcola che imporre chiavi lunghe 2.049 bit renderebbe inutilizzabile oltre la metà del milione di siti più visitati del web. Gli sviluppatori di browser già al tempo di Freak si sono quindi decisi a imporre il limite di lunghezza della chiave a 1.024 bit, il che crea problemi soltanto allo 0,2% dei siti.

Per difendersi da Logjam, gli utenti non hanno altro modo se non utilizzare sempre la versione più aggiornata del browser. Per gli amministratori di sistema, invece, i ricercatori hanno scritto una guida dettagliata.

Peraltro, gli stessi ricercatori che hanno individuato Logjam sospettano che la NSA stessa abbia approfittato del problema per condurre le proprie campagne di spionaggio, anche se per ora non ci sono prove.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

{Gianfranco}
E poi gli intelligentoni di Washinghton vorrebbero mettere backdoor "di stato". Intanto chi e quando ripagherà gli utenti per i danni prodotti? Nessuno e mai, ovviamente, visto che per la stragrande maggioranza sono indimostrabili o inquantificabili. Come i politici, i responsabili delle scelte fatte finora,... Leggi tutto
22-5-2015 15:31

{Bread}
Trovo queste falle sconcertanti, in un sistema che dovrebbe garantire lui stesso la sicurezza delle comunicazioni. Trovo sconcertante l'irresponsabilità degli implementatori e il lassismo degli organismi di controllo. Che manica di buffoni irresponsabili. E noi paghiamo...
22-5-2015 12:52

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilitā di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttivitā e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1416 voti)
Settembre 2025
Windows 11, lo speed test si integra nella barra: misura velocità di up/download e latenze
ISEE, titoli di studio e certificati arrivano su IT Wallet. Il portafoglio digitale si espande
Microsoft contro ValueLicensing: fine delle licenze di Windows e Office a prezzi stracciati?
Il web aperto è ufficialmente in crisi: lo ammette pure Google. La colpa è anche della IA
Intelligenza artificiale per le automobili, licenziati 54 ricercatori a Torino
Dolcificanti a zero calorie e declino cognitivo: una ricerca brasiliana scopre un preoccupante legame
WinToUSB trasforma una chiavetta USB in un sistema Windows perfettamente funzionante
Meta accede a tutto il rullino fotografico senza permesso. Ma disattivare si può: ecco come
Agosto 2025
Google, stop all'obbligo di usare Gmail per gli account Android
Browser IA, l'allarme di Malwarebytes: ingannare gli assistenti e rubare dati è fin troppo semplice
Lo script che estende gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10 anche senza account Microsoft
La Danimarca saluta la posta cartacea: la consegna delle lettere terminerà alla fine dell'anno
PayPal, allarme sicurezza: i dati di 15,8 milioni di account in vendita sul dark web
Volkswagen, microtransazioni nelle auto: per utilizzare tutti i cavalli bisogna abbonarsi
Windows 11 24H2, dopo l'aggiornamento i dischi scompaiono. E i dati possono corrompersi
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 18 settembre


web metrics