Sul capo dell'ex monopolista pendono sanzioni per 2 miliardi di euro inflitte da Agcom e Antitrust per concorrenza sleale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-12-2015]
Neanche due mesi fa, Telecom Italia aveva stipulato un accordo con tutte le organizzazioni sindacali tranne la Cgil, che ha fatto causa all'azienda (e l'ha persa nella settimana precedente il Natale).
L'accordo contempla prepensionamenti per 2.800 lavoratori, un contratto di solidarietà che prevede circa un mese di lavoro in meno nel 2016 e nel 2017, ma anche l'impegno a non esternalizzare più i call center dei servizi clienti di telefonia fissa e mobile.
Ciò che i sindacati però non sapevano, e che si è scoperto con l'ultimo ordine di servizio, è che allo stesso tempo Telecom ha costituito un gruppo di lavoro al massimo livello dirigenziale per progettare e dar vita a una nuova società.
Tale società si dovrà occupare dell'assistenza tecnica, e dovrebbe iniziare a operare a giugno 2016.
Perché questa mossa a sorpresa da parte di Telecom Italia? La risposta alla domanda sta nella situazione dell'azienda nei confronti dell'Agcom e dell'Antitrust, che spesso hanno bacchettato Telecom infliggendole anche pesanti sanzioni e accusandola di non trattare equamente gli operatori concorrenti.
Non è un caso se l'Antitrust, proprio alla vigilia di Natale, ha inflitto a Telecom Italia un'ennesima multa, pari a 28 milioni di euro e contro la quale l'azienda ricorrerà presso il Tar del Lazio.
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Con la costituzione della nuova società per l'assistenza, Telecom ritiene di poter dimostrare la propria buona volontà nell'offrire a tutti i concorrenti (o OLO) le stesse condizioni di accesso alla Rete: sarà la prova che Telecom non riserva per sé alcuna corsia preferenziale e che anche gli altri operatori possono garantire ai propri clienti i medesimi tempi per la realizzazione dei collegamenti alla fibra o all'ADSL, e per la riparazione dei guasti, che Telecom garantisce ai propri clienti diretti.
In altre parole: aver portato l'area Open Access sotto la divisione Wholesale diretta da Stefano Ciurli non è bastato per evitare di dover pagare almeno 2 miliardi di euro in multe. È questa, infatti, la cifra enorme che risulta dalla somma delle sanzioni inflitte da Antitrust e Agcom per il comportamento tenuto nei confronti dei concorrenti.
Soltanto un progetto complessivo, che preveda la costituzione di una nuova azienda che si occupi dell'assistenza tecnica e sia dotata di un management separato, potrebbe evitare nuove multe e forse anche di pagare le vecchie, risparmiando così al bilancio di Telecom Italia un durissimo colpo che poi gli azionisti imputerebbero agli attuali dirigenti.
Le nuove rappresentanze sindacali di Telecom Italia, che saranno elette il 19 e il 20 gennaio, dovranno dunque affrontare queste domande: quanti e quali dipendenti di Telecom dovranno transitare nella nuova società? E quali saranno i loro compiti?
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