A Milano il lavoro è agile



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-05-2017]

smart worker

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Smart working: tanti lo vogliono, pochi lo offrono

A oggi sono 148 le aziende tra private e pubbliche, 72 i coworking coinvolti, 18 gli enti aderenti, con 33 tra workshop, tavole rotonde e incontri e oltre 10mila dipendenti potenzialmente interessati a scoprire i vantaggi di poter conciliare impegno lavorativo e qualità della vita. Con questi numeri ha preso il via oggi, sino al 26 maggio, la Settimana del Lavoro Agile voluta e promossa dal Comune di Milano.

Quest'anno, al contrario delle scorse edizioni, si potrà sperimentare il lavoro agile non un giorno solo ma nell'arco di 5 giornate feriali. La Settimana del Lavoro Agile è l'occasione per fare di Milano un modello di riferimento nazionale per le buone pratiche del lavoro agile all'interno delle pubbliche amministrazioni e delle aziende private favorendo lo sviluppo dei coworking, delle politiche di conciliazione e dello smart working.

All'iniziativa hanno aderito 238 realtà di ogni dimensione, tra aziende, enti, associazioni e sindacati interessati a far sperimentare ai propri lavoratori le modalità del lavoro agile.

Il lavoro agile non richiede una postazione fissa in ufficio; consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra, da un ufficio decentrato o da una postazione in coworking. È una modalità che soddisfa chi lavora e rende le imprese più competitive.

Tra le 148 aziende che hanno scelto di partecipare alla Settimana del Lavoro Agile troviamo nomi come: Doxa, Fastweb spa, Gruppo PSA Peugeot Citroen, Mars Italia, Mellin, Sanofi, Siemens, Philips, Tamoil, Tim, Vodafone, Unicredit e Nestlè, solo per citarne alcune. Aderiscono inoltre tutte le società partecipate del Comune di Milano: MM spa, SEA, AMAT, A2A, ATM, Milano Ristorazione, Fondazione Welfare e Capholding.

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Grande partecipazione anche da parte dei coworking che sono 72 (+65%, erano 44 nel 2016) di cui 34 attivi sul territorio milanese e della Città metropolitana e 9 in Lombardia. Giunte adesioni anche al di fuori dei confini regionali tra cui 4 adesioni da Toscana e Veneto, 2 da Piemonte, Sicilia e Emilia Romagna, 1 da Marche, Umbra e Friuli.

Tre le modalità con le quali le aziende possono partecipare alla settimana: "Sperimenta il lavoro agile", che offre al dipendente la possibilità di sperimentare per un massimo di 5 giorni un lavoro al di fuori della sede abituale con una flessibilità oraria o attraverso una postazione di coworking; con "Adotta un‘impresa", si è data la possibilità alle aziende che hanno già avviato azioni di smart working di offrire la propria competenza ad aziende interessate a sperimentare questa nuova modalità lavorativa, diventando così vere e proprie mentor del lavoro agile; "Organizzare un evento", presso la propria sede o presso uno spazio comunale, è volto a diffondere e ampliare la conoscenza del lavoro agile e dei vari aspetti del welfare aziendale.

I dati del 2016

Secondo una indagine condotta dal Comune, in occasione della Giornata del lavoro agile 2016, su un campione di 2.299 lavoratori che hanno aderito rispondendo al questionario, 1.073 sono uomini (47%), 1.226 donne (53%).

Tra i partecipanti, la fascia compresa tra 25 e 39 anni costituisce il 30%, tra 39 e 55 anni il 60%, mentre gli over 55 sono il 10%. I laureati rappresentano il 54%, i diplomati il 43%. Tra gli aderenti, il 59% è impiegato, il 35% è quadro e solo l'1% dirigente.

Il luogo preferito per provare l'esperienza del lavoro agile per l'87% del campione è stata la propria casa, il 9% ha scelto altre sedi distaccate dell'azienda rispetto all'abituale, solo l'1% ha optato per una postazione in un coworking.

Tempo risparmiato per gli spostamenti casa-lavoro da chi ha praticato il lavoro agile: 234.937 minuti, pari a circa 163 giorni e 4 ore. L'incremento del tempo risparmiato nel 2016 è risultato pari a +32% rispetto al 2015 e +52% rispetto al 2014. Tempo impiegato nel 43% dei casi per prendersi cura della famiglia, nel 20% dei casi per dedicarsi alla cura della casa e attività domestiche, al lavoro nel 15% dei casi, al riposo il 10%, alle proprie passioni e hobby il 6% e il 5% ad altro.

Dal punto di vista ambientale il lavoro agile fa bene: in un solo giorno sono stati evitati 58.438 km percorsi con mezzi privati a motore. Erano 35.752 km nel 2015 e 38.282 km nel 2014. Nella sola giornata del 2016 si è evitato di immettere nell'ambiente 1.93 kg di PM10, 26,6 kg di ossidi di azoto, 9,5 kg di biossido d'azoto e 11,7 tonnellate di anidride carbonica oltre a un risparmio di 5.080 litri di carburante.

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Commenti all'articolo (3)

Francamente, almeno in Italia, il lavoro agile mi sembra poco praticabile almeno per ora e, forse, si tratta di un altro modo per metterlo agilmente in quel posto a chi lavora, sarà che sono prevenuto... :roll:
25-2-2018 19:04

Teoman, io mi preoccuperei che questi lavoratori abbiano piuttosto un contratto valido, con i classici diritti, ormai obsoleti, tipo malattia, ferie, permessi, TFR, ecc.. diritti che solo un contratto nazionale ti può dare. Invece, scommettiamo che avranno un contratto di collaborazione in base a quanto o cosa produrranno, o in modo... Leggi tutto
23-5-2017 15:27

Smart working, bello ma come si organizza? Il dipendente è pagato per lavorare in ufficio 8 ore, e il titolare prevede che la sua produttività sarà X (e già questa è una incognita di non poca entità). Ma da casa quante ore lavorerà? va bene fidarsi, ma chi se ne approfitta ci sarà sempre; gli si mette un sensore sotto la sedia? O si... Leggi tutto
23-5-2017 12:31

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