La tastiera con keylogger integrato

Ogni volta che un tasto viene premuto, l'informazione finisce in un server in Cina.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-11-2017]

mantistek tastiera keylogger

Generalmente, gli utenti comuni si interessano poco del produttore della loro tastiera; tendono anzi a ignorarne l'importanza, lasciando a persone con speciali esigenze - come i videogiocatori - di preoccuparsene.

Occorre tuttavia fare ora un'eccezione, e verificare se la periferica con cui si digitano ogni giorno post su Facebook, nomi utente, password, codici bancari e quant'altro non sia per caso prodotta da MantisTek.

MantisTek è un'azienda cinese che, secondo quanto rivelato da alcuni esperti di sicurezza, avrebbe inserito un keylogger all'interno del popolare modello MantisTek GK2 Mechanical Gaming Keyboard.

Si tratta di una tastiera meccanica dedicata agli appassionati di videogiochi che è in vendita a circa 50 euro.

I sospetti si sono concentrati sulla tastiera dopo le segnalazioni di alcuni utenti di un forum: il software di gestione della tastiera Cloud Driver invia dei dati ad alcuni server gestiti dai servizi cloud di Alibaba.

Analizzando la situazione si è scoperto che il keylogger nascosto nella tastiera è del tutto particolare: registra infatti quante volte un tasto viene premuto, e manda quest'informazione ai server remoti.

Il tutto avviene tramite una connessione Http, ossia, in altre parole, completamente in chiaro.

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Questo comportamento fa pensare che chi ha scritto quel software non avesse intenzioni criminali, e forse cercasse soltanto di raccogliere dati sulle prestazioni della tastiera.

Tuttavia, non solo il risultato si presta facilmente a un utilizzo improprio, ma il tutto avviene all'insaputa dell'utente, al quale non viene mai richiesto il consenso nemmeno per l'ormai frequente invio di dati statistici al produttore.

La soluzione al problema è semplice: smettere di usare la tastiera.

Chi non volesse proprio separarsi dalla propria GK2 può continuare a utilizzarla ma, se vuole evitare che le pressioni dei tasti vengano spedite in Cina (e potenzialmente intercettate, specie ora che il fenomeno è noto), deve accertarsi che il software MantisTek Cloud Driver non sia in esecuzione in background, e bloccare il file CMS.exe nel firewall del sistema operativo.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (4)

Sempre i soliti scrocconi i linussiani, che vogliono tutto aggratis! :lol: Si dice, "oppure la date, in cambio di 5 euro, ad un vostro amico, che usa Linux"... :wink: Leggi tutto
14-11-2017 11:35

Ci può anche stare che chi ha scritto il software non avesse intenzioni criminali ma il suo uso direi che è ben contro qualsiasi legge almeno in Europa e Nord America, in Cina non so...
12-11-2017 13:40

Non mi sembra il caso di cascare dal pèro: un software che si chiama CLOUD DRIVER cos'altro potrà fare, se non inviare tutto nel cloud?
10-11-2017 22:41

{Bob}
Oppure la regalate ad un vostro amico che usa linux ;)
9-11-2017 08:28

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