Ci saranno solo 10 giorni per cambiare idea e tornare a Windows 10.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-07-2021]
Se siete tra quanti ancora usano Windows 7, 8 oppure 8.1 e state pensando di passare a Windows 11 quando uscirà (verosimilmente prima della fine dell'anno), sappiate che ci sono alcuni dettagli importanti da tenere a mente.
Non si tratta soltanto di verificare la compatibilità hardware, come la necessità di avere almeno 4 Gbyte di RAM e del supporto a TPM 2.0 (sebbene tutto ciò, al momento, si possa aggirare), ma bisogna anche tenere presente che un aggiornamento diretto non sarà possibile.
Quando lanciò Windows 10, Microsoft consentì agli utenti di effettuare l'upgrade da Windows 7, 8 e 8.1; chi al tempo utilizzava ancora Windows XP o Windows Vista, invece, dovette procedere con una installazione da zero, perdendo applicazioni installati e dati (a meno di un backup, ovviamente).
Con Windows 11 succederà qualcosa di analogo: gli utenti di Windows 10 potranno fare un upgrade diretto, conservando tutti i propri dati e le proprie applicazioni, che Microsoft giura continueranno a funzionare senza problemi; gli utenti dei sistemi precedenti, invece, dovranno seguire la strada di una installazione "pulita".
Queste informazioni non vengono dal quartiere generale di Microsoft a Redmond, ma sono ricavate da due altre fonti: una pagina di supporto di Lenovo, e una pagina del sito di Microsoft Germania, che peraltro aggiunge qualche ulteriore dettaglio interessante.
A quanto pare, infatti, non tutte le versioni di Windows 10 potranno essere aggiornate a Windows 11: per quanto riguarda le edizioni aziendali, ciò sarà possibile solo per Windows 10 Enterprise 1909 o successive e Windows 10 Pro 20H1 o successivi.
Non ci sono indicazioni circa le limitazioni di versione imposte agli utenti domestici, ma è probabile che a questo punto l'aggiornamento a Windows 11 sarà possibile soltanto se la versione di Windows 10 in esecuzione sarà perlomeno Windows 10 Home 20H1.
Chi, infine, dopo aver accontentato Windows 11 e aver completato l'aggiornamento non fosse soddisfatto del nuovo sistema operativo, avrà una possibilità limitata di tornare indietro.
Per 10 giorni dopo l'aggiornamento, infatti, si potrà tornare a Windows 10, senza che ciò abbia effetti negativi su dati e applicazioni, utilizzando le opzioni di ripristino del sistema offerte dalla schermata Impostazioni.
Trascorsi i 10 giorni questa strada non sarà più percorribile: l'unico modo di tornare a Windows 10 sarà l'installazione da zero, con conseguente perdita applicazioni installate e dati, che andranno quindi salvati prima di procedere.
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