Il governo ha rinviato lo switch-off per il passaggio al DVB-T2.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-07-2021]
La possibilità era già nell'aria da settimane, ma ora c'è la conferma: il governo ha deciso di rinviare, seppure non di molto, il passaggio dal DVB-T al DVB-T2.
Secondo i piani originari, a partire dal primo settembre avrebbero dovuto partire il graduale switch-off del segnale del vecchio digitale terrestre, basato sul codec MPEG-2, e l'attivazione contestuale del segnale del nuovo standard, basato sul codec MPEG-4.
La transizione si sarebbe poi dovuta concludere entro il giugno del 2022, e a quel punto sarebbero dovuti restare soltanto i canali trasmessi in DVB-T2.
Invece, forse anche perché ancora molti utenti non si sono attrezzati con televisori e decoder compatibili, il Ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di rinviare l'inizio dello switch-off di un mese e mezzo, al 15 ottobre prossimo: alcune reti, come i canali Rai specialistici, in quella data si potranno ricevere solo con il DVB-T2, mentre per altri (come i canali Rai generalisti) la trasmissione continuerà a essere doppia, avvenendo ancora per un certo periodo con entrambi i sistemi.
Il completamento della transizione slitta così al 1 gennaio 2023, spostandosi quindi in avanti di sei mesi.
Lo scivolamento in avanti potrebbe creare qualche difficoltà ad alcune emittenti: dato che dal primo luglio 2022 la banda dei 700 MHz verrà comunque sottratta all'uso da parte della televisione per destinarlo alle reti di telefonia mobile, come previsto dal piano originale per la transizione al DVB-T2, alcune emittenti dovranno, per i successivi sei mesi, fare a meno di quelle frequenze pur non avendo ancora la possibilità di accedere a quelle del DVB-T2.
Si potrebbero quindi verificare cali nella qualità delle trasmissioni o addirittura la sparizione di alcuni canali in certe parti d'Italia (poiché le date per lo spegnimento del vecchio segnale e l'attivazione del nuovo variano da regione a regione) fino a che il passaggio non sarà concluso.
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