E, a quanto pare, ha rispolverato tutti i vecchi trucchi per danneggiare la concorrenza.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-12-2021]
Per chi ha seguito l'evoluzione dei browser nel tempo, il nome di Jon von Tetzchner non è del tutto ignoto.
Il programmatore islandese è stato infatti co-fondatore (e, per un certo periodo, CEO) di Opera Software, azienda che ha lasciato dieci anni fa a causa di disaccordi con gli altri dirigenti.
Daallora non è rimasto con le mani in mano. Convinto che Opera avesse ormai perso le caratteristiche che lo rendevano peculiare e, per certi versi, superiore alla concorrenza, ha fondato Vivaldi Technologies, l'azienda che dal 2015 sviluppa il browser Vivaldi, erede spirituale di Opera (come anche il nome lascia intendere).
Poco tempo fa, von Tetzchner ha acquistato un nuovo portatile dotato di Windows. E, per citare le sue stesse parole, ha scoperto che Microsoft «è chiaramente tornata a mettere in atto le sue strategie anticoncorrenziali».
Il CEO di Vivaldi Technologies ha raccontato il proprio tentativo di sbarazzarsi di Edge come browser predefinito in un post sul blog ufficiale del browser, effettivamente mostrando come Microsoft sia fin troppo insistente nel proporre e riproporre Edge e nel fare di tutto per evitare che il browser predefinito di Windows venga cambiato.
«Le mosse di Microsoft mi sembrano disperate» conclude von Tetzchner. «E familiari. È chiaro che vogliono che usiate altri browser. Si offrono persino di pagarvi per usare il loro browser attraverso il programma Microsoft Reward. Non è il comportamento di un'azienda sicura di sé e che sviluppa un browser migliore degli altri. È il comportamento di un'azienda che platealmente sfrutta la propria posizione di potere per obbligare gli utenti a usare il proprio prodotto inferiore, soltanto perché può farlox.
Ora, è vero che von Tetzchner è a capo di un'azienda che produce un browser rivale di Edge, e quindi non ha grandi interessi nel parlare bene della propria concorrenza.
D'altra parte, quando - immediatamente dopo lo sfogo che abbiamo riportato qui sopra - ricorda il comportamento aggressivo tenuto da Microsoft per eliminare con ogni mezzo Netscape, diventa difficile dargli torto: quando si è trattato di scovare tattiche efficaci ma discutibili al fine di mettere all'angolo i concorrenti Microsoft non è mai sembrata farsi troppi scrupoli.
Per evitare che si ripeta un altro caso Internet Explorer, in cui il browser di Microsoft, diventato dominante, aveva sostanzialmente bloccato l'evoluzione del web, il CEO di Vivaldi invita gli utenti a diffondere l'esistenza dei browser alternativi con ogni mezzo, particolarmente sui social media.
E incoraggia chi abita negli USA o in Europa a spingere perché i «comportamenti evidentemente anticoncorrenziali» di Microsoft divengano oggetto da parte delle autorità preposte.
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Homer S.