È Microsoft stessa a consigliarlo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-01-2022]
Anche se, specialmente da un po' di tempo in qua, aggiornare Windows sembra più partecipare alla roulette russa che eseguire una pratica che dovrebbe essere di routine, in generale un sistema operativo al passo con gli ultimi update dovrebbe presentare meno problemi (perché le patch correggono quelli scovati) e soffrire di minori problemi di sicurezza.
L'esperienza comune però suggerisce, e le statistiche lo confermano, che sono tuttora in uso computer con versioni di Windows 10 se non proprio preistoriche per lo meno molto antiche, non più supportate e per le quali dovrebbe ormai essere scattato l'avanzamento automatico di versione; viene così da chiedersi: ma perché Windows Update in certi casi non sembra fare il proprio lavoro, tenendo aggiornati automaticamente questi PC?
La domanda non è così peregrina, tanto che Microsoft stessa se l'è posta, trovando anche una risposta e comunicandola per bocca di David Guyer, Program Manager per Windows Update, sul blog ufficiale Windows IT Pro.
La questione principale ruota attorno al tempo che il computer passa connesso a Internet: al di sotto di una certa soglia, semplicemente Windows Update non farebbe in tempo a "organizzare le cose" in maniera tale da condurre in porto un aggiornamento completo del sistema.
Di quanto tempo ha bisogno Windows Update per portare a termine quello che dovrebbe essere il suo unico lavoro? Parecchio, in realtà: almeno due ore, cui sarebbe meglio aggiungerne altre sei, il che lascia pensare che Windows Update abbia un pessimo concetto di "organizzazione".
«Abbiamo scoperto che per i dispositivi che non raggiungono un certo quantitativo di tempo connesso è molto improbabile effettuare un aggiornamento» scrive Guyer. «In particolare, i dati mostrano che i dispositivi hanno bisogno di un minimo di due ore di connessione continua e un totale di sei ore di connessione dopo il rilascio di un aggiornamento, per poter completare l'update in modo affidabile. Ciò consente di completare il con successo il download e le installazioni in background che possono riavviarsi o riprendere quando il dispositivo è attivo e connesso».
Chi usa il computer solo di tanto in tanto, magari per controllare rapidamente la posta o per fare un rapido giro sui social network, potrebbe quindi non totalizzare il minimo di ore necessario a Windows Update per fare l'aggiornamento: e così si ritrova a eseguire Windows 10 1803 a 2022 ormai ampiamente iniziato.
Il mancato aggiornamento può però colpire facilmente anche un'altra categoria di utenti, ossia quella composta da chi adopera il computer tutto il giorno per lavoro: come chiunque usi Windows 10 dovrebbe ormai sapere, Windows Update regola automaticamente le proprie impostazioni per venire eseguito al di fuori di quello che definisce "orario di attività; ma se l'orario di attività è per sua natura precluso agli update e al di fuori di quello il computer è spento, è chiaro che l'aggiornamento non verrà mai eseguito.
Tutto ciò, secondo Microsoft, porta inevitabilmente a una sola soluzione: bisogna lasciare accesi i computer di notte. Ma, se di giorno quegli stessi PC sono già accesi per poter lavorare, ciò significa che non vanno spenti mai.
È Guyer stesso ad affermare, nel posto, che per avere computer aggiornati è necessario lasciarli accesi e connessi durante la notte, affinché l'aggiornamento possa avvenire in santa pace, e pazienza se il costo dell'elettricità o le preoccupazioni green dell'utente suggeriscano che sarebbe meglio ipotizzare altre strade.
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