Secondo uno studio, perdono un'intera notte di sonno ogni settimana.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-09-2022]
Tutti sanno che bambini e ragazzi hanno bisogno di poter trascorrere diverse ore di sonno ogni notte, più di quanto sia necessario a un adulto.
Secondo uno studio condotta alla De Montfort University di Leicester, nel Regno Unito, però, la maggior parte dei bambini con meno di 12 anni non riesce a soddisfare il proprio bisogno di riposo, e ciò succede a causa della frequentazione dei social network.
Lo studio - che al momento sta venendo sottoposto a peer review - è stato condotto dal team del professore di psicologia John Shaw, il quale l'ha presentato al recente British Science Festival di Leicester.
I risultati dell'indagine hanno mostrato che, sebbene per ogni bambino fino a 12 anni siano raccomandate dalle 9 alle 11 ore di sonno ogni notte, in media gli intervistati passano dormendo 8,7 ore al giorno.
Indagando le abitudini relative all'uso dei social network, il professor Shaw ha scoperto che il 70% del campione usa le reti sociali oltre quattro ore al giorno, e due terzi lo fa anche prima di andare a dormire, nonostante l'uso di dispositivi elettronici prima di addormentarsi influenzi negativamente il riposo notturno.
C'è di più: l'uso continuo dei social network crea nei bambini una sorta di dipendenza dalle notifiche, che si manifesta anche quando il tempo dovrebbe essere dedicato al sonno.
«La paura di perdersi qualcosa» - spiega il professor Shaw - «generata dai media sociali ha un'influenza diretta sul sonno dei bambini. Vogliono sapere che cosa i loro amici stiano facendo perché, se non si è online mentre sta succedendo qualcosa, allora non se ne è parte».
Non è un caso se l'indagine ha mostrato che il 12,5% dei bambini si sveglia di proposito di notte per controllare le notifiche: ciò consente loro di sentirsi sempre partecipi di quanto sta accadendo.
Tutto ciò porta inoltre a un circolo vizioso. «Se sei ansioso, è più probabile che usi di media sociali, ma come risultato diventi ancora più ansioso. E stai guardando qualcosa di stimolante, che posticipa il sonno».
Per quanto riguarda i social network più adoperati, la ricerca di Shaw ha confermato quanto già sospetta chi frequenti qualche rappresentante della fascia d'età presa in considerazione: in testa alla classifica c'è TikTok (usato dal 90% degli intervistati), seguito da Snapchat (84%) e solo a grande distanza (intorno al 50%) da Instagram.
«I bambini delle scuole primarie dovrebbero poter dormire tra le 9 e le 11 ore» ricorda Shaw. «Anche se si perde soltanto un'ora, ciò significa che si perde un'intera notte di sonno ogni settimana».
«È importante stabilire una routine per il riposo notturno» conclude il professore. «Io smetto di usare il telefono un'ora prima di andare a letto. Se devo proprio usarlo ulteriormente, adopero un filtro contro la luce blu». Non tutti, d'altra parte, sono d'accordo sull'efficacia di quest'ultimo consiglio.
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