Ma non è certo l'unica azienda a farlo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-02-2023]
Chi ha seguito l'andamento del mercato dell'hardware negli ultimi anni ricorderà come, con l'esplosione di popolarità delle criptovalute, i prezzi delle schede video abbiano subito un rialzo molto consistente.
I miner si accaparravano tutte le schede disponibili al fine di generare Bitcoin e soci: una domanda tanto importante aveva causato l'aumento dei prezzi, rendendo praticamente impossibile per gli utenti "normali" (che magari volevano soltanto una GPU dignitosa per usare i videogiochi) procurarsi una scheda grafica.
Quando poi, non molto tempo fa, il mercato delle criptovalute s'è ridimensionato, tutti si aspettavano una discesa dei prezzi delle schede video, che sarebbero dovuti tornare alla normalità. Invece ciò non è successo, anche se la domanda s'è ridotta di parecchio.
Il motivo di questa anomalia è ben spiegato dalle parole che Lisa Su, CEO di AMD, ha di recente rivolto agli investitori preoccupati della contrazione della domanda, rassicurandoli circa il fatto che i margini di profitto sarebbero rimasti invariati.
Come? Immettendo sul mercato poche schede video (ma anche relativamente poche CPU), e facendo così in modo che, pur a fronte di una domanda molto più contenuta di quanto fosse uno o due anni fa, i prezzi restino alti, poiché la disponibilità di hardware è artificialmente limitata.
Lisa Su non ha detto esattamente queste parole; ha invece affermato che AMD continuerà a distribuire GPU facendo attenzione a «mantenere bilanciate domanda e offerta». «Abbiamo spedito meno del necessario nel terzo trimestre, e fatto lo stesso nel quarto trimestre. Faremo lo stesso nel primo trimestre» ha aggiunto.
Si capisce che, al di là della forma, il concetto è esattamente quello che abbiamo espresso qualche paragrafo più sopra: AMD sta - senza provare alcuna vergogna - tenendo alti i prezzi riducendo l'offerta in maniera artificiosa. La colpa della carenza di schede video a prezzi abbordabili non è più dei miner o degli scalper: è dei produttori stessi, tutti quanti.
Sarebbe infatti ingiusto ritenere che AMD sia la sola a operare in questo modo. Appena lo scorso mertedì, 31 gennaio, Sony ha comunicato l'intenzione di ridurre le consegne di PS VR2 del 50%; Nvidia, poi, addirittura lo scorso novembre aveva affermato che la propria strategia per combattere il calo della domanda era di limitare le forniture.
Ecco perché tuttora le schede grafiche correnti hanno prezzi che si aggirano intorno ai 1.000 euro (e spesso li superano), esattamente come durante la "febbre dell'oro" da criptovalute.
Né c'è molto che si possa fare, se si vuol assistere a un calo dei prezzi, se non agire con il portafogli; nella fattispecie, tenendolo chiuso e rimandando l'acquisto di una nuova scheda video, finché i produttori vedranno che questa manipolazione del mercato non paga.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator