Migliaia di set-top box Android hanno la backdoor di fabbrica

Diffidate dei dispositivi anonimi e troppo a buon mercato.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-10-2023]

malware set top box

Alle volte, quando un'occasione sembra troppo bella per essere vera, conviene dare retta al proprio istinto e diffidare: in agguato potrebbero esserci conseguenze spiacevoli.

Lo dimostrano le recenti scoperte dei ricercatori di Human Security, i quali hanno individuato la presenza di trojan e backdoor in migliaia di set-top box privi di marchio e venduti a prezzi stracciati, così da ingolosire gli incauti acquirenti.

A dare il via alle ricerche è stato l'esperto di sicurezza Daniel Milisic, che lo scorso gennaio ha individuato un malware impossibile da rimuovere, e apparentemente presente sin dalla fabbrica, in un apparecchio per lo streaming equipaggiato con Android e noto semplicemente come T95.

Il malware in questione era una backdoor (in seguito soprannominata Badbox) che - come hanno scoperto poi altri esperti e ricercatori - era presente su moltissimi altri modelli e veniva spesso installato poco prima della spedizione ai rivenditori.

Nei mesi successivi Human Security ha individuato altri 7 modelli di set-top box contenenti backdoor analoghe a quella scoperta in gennaio, ma le indagini li hanno portati a rilevare la presenza di malware dello stesso tipo anche in un tablet e in oltre 200 dispositivi Android.

Il tracking di quei dispositivi ha portato quindi a scoprire che venivano usati tranquillamente sia in residenze private che all'interno di scuole o in azienda in tutti gli Stati Uniti: si trattava sempre di apparecchi senza marchio, prodotti in Cina, identificati soltanto da un numero di modello come T95Z, T95MAX, X88, Q9, X12PLUS, e MXQ Pro 5G; il tablet si fa invece chiamare J5-W.

«All'insaputa dell'utente» - hanno spiegato i ricercatori - «l'apparecchio, quando viene collegato, si connette a un centro di controllo in Cina da cui scarica le istruzioni, per poi iniziare a fare un sacco di cose brutte».

Questa «cose brutte» comprendono la visualizzazione di pubblicità ingannevoli, la creazione di account Gmail e WhatsApp fasulli, e l'installazione di codice da remoto, ma anche la rivendita dei dati di accesso alla rete locale (come la password della rete Wi-Fi).

Secondo i dati di Human Security con questo sistema sono stati compromessi i dispositivi collegati a 10 milioni di indirizzi IP domestici e sette milioni di indirizzi IP mobili; dopo che le autorità sono state avvisate l'attività dei criminali è stata smantellata, ma le backdoor sono ancora al loro posto e potrebbero essere riattivate.

È per motivi come questo che è sempre bene diffidare degli apparecchi di marca sconosciuta, soprattutto se eccessivamente economici: il rischio che chi li mette in vendita si rifaccia con i dati degli utenti è estremamente concreto.

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Commenti all'articolo (5)

La risposta direi che possa essere che finora non ne abbiamo prove altrettanto certe ma, se dovessi fare una considerazione che ritengo attendibile, direi che no, non ne siamo affatto certi come non siamo certi del fatto che non siano presenti neppure in marchi non cinesi che, però, sono tutti prodotti in Cina... Leggi tutto
15-10-2023 16:11

Io ho uno xiaomi redmi 5 plus di 5 anni fa rootato, e devo dire che di $sostanza_fecale_marrone dentro ne aveva proprio tanta...... Non saprei se definirli malware o solamente bloatware o adware, ma dopo aver rimosso tutto quello che non mi ispirava e messo afwall+ e adaway, sono 5 anni che randomicamente qualche app di sistema crasha... Leggi tutto
12-10-2023 00:20

Anni fa Altroconsumo regalava un telefonino android a chi si abbonava alla rivista, e quel telefonino con Kitkat 4.4.2 aveva appunto un trojan di fabbrica preinstallato dal costruttore, che però fu possibile rimuovere facendo il routing del telefono, cosa che feci. La domanda però è: questi trojan sono assenti da altri prodotti cinesi... Leggi tutto
11-10-2023 19:27

{tekelom}
Backdoor in dispositivi anonimi e di marchi famosi, anche in giochi per bambini, telecamere e smart-tv, leak di dati sensibili (e sensibilissimi, come il DNA) a opera di hacker di Stato, di aziende spione o solo di hacker malavitosi, rivendita e scambio dei dati dei clienti da parte di aziende di ogni genere (anche automobilistiche),... Leggi tutto
11-10-2023 12:26

Tuttavia, visto che i dispositivi sono pagati dagli utenti, se fosse possibile ottenere i permessi di root senza fare salti mortali e potenzialmente invalidare la garanzia, in un caso del genere l'utente potrebbe rimuovere il malware senza problemi, se invece il malware (o anche solo il bloatware) è preinstallato e non rimuovibile, la... Leggi tutto
11-10-2023 00:37

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