La catena americana Wendy's si prepara a sperimentare i “prezzi dinamici”, regolati in base alla domanda.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-02-2024]
La notizia riguarda la catena americana di fast food Wendy's - che in Italia ha avuto soltanto una fuggevole presenza negli anni '80 - ma, dato che tutte le novità più interessanti che debuttano negli USA prima o poi approdano anche da noi, è bene parlarne.
Il CEO di Wendy's, Kirk Tanner, ha annunciato che da qui alla fine dell'anno la sua azienda spenderà 20 milioni di dollari per dotare i ristoranti di menu digitali.
Lo scopo? Poter modificare i prezzi dei prodotti in tempo reale in base alla sacra legge della domanda e dell'offerta, per dar vita a ciò che Tanner chiama «dynamic pricing».
Per esempio: volete un panino proprio durante il periodo di massimo affollamento corrispondente alla pausa pranzo? Costerà più dello stesso, identico panino venduto in un momento "morto". Quanto di più? Ancora non si sa.
L'idea non è del tutto nuova per il settore della ristorazione ma soprattutto, ha trovato grande applicazione in un altro settore: l'hanno adottata i fornitori di servizi di trasporto come Uber e Lyft: l'esperienza sul campo ha dimostrato che i passeggeri saranno anche seccati di dover sborsare più denaro nei momenti di maggior richiesta ma, dato che di spostarsi proprio in quel momento hanno evidentemente bisogno, brontolano ma pagano.
Wendy's confida che lo stesso fenomeno si ripeta anche nei suoi locali; molto dipenderà da quanto sia l'aumento di prezzo e, immaginiamo, dalla vicinanza di un ristorante alternativo in cui i prezzi non variano di momento in momento.
I sondaggi preliminari - in particolare quello condotto di recente da Capterra - mostrano che gli utenti non apprezzano molto la politica dei "prezzi dinamici": il 34% pensa che si tratti di una decisione «ragionevole», ma il 54% parla senza mezzi termini di «prezzi gonfiati».
I dati di Capterra mostrano che se gli aumenti sono al di sotto del 10% del prezzo standard i clienti sono anche disposti a sopportare il sovrapprezzo; dal 10% in su, però, sono pronti ad andarsene, anche se è l'ora di punta, si sono già messi in coda e i prezzi sono aumentati proprio in quel momento.
Il 51% degli intervistati da Capterra ha dichiarato di aver smesso di frequentare quello che era il locale preferito nel momento in cui sono stati adottati i "prezzi dinamici".
Wendy's sostiene che la pratica sarà avviata in via sperimentale, così da poter tornare al regime precedente in caso di disastro. Gli utenti sanno però essere vendicativi e non è detto che, qualora Wendy's rovini in questo modo la propria buona fama, la fuga di clienti conosca un'inversione.
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