Documenti, foto e musica vengono caricati sui server di Microsoft all'insaputa dell'utente.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-06-2024]
Microsoft ha apportato una nuova modifica silenziosa a Windows 11.
Non soltanto cerca di rendere sempre più difficile l'utilizzo del sistema operativo con un account locale, ma ora in ogni nuova installazione è attivato di default il backup delle cartelle su OneDrive.
In altre parole, quando si installa Windows 11 (o si attiva una copia preinstallata) accedendo con un account Microsoft, tutto il contenuto delle cartelle Desktop, Immagini, Documenti, Musica e Video viene automaticamente caricato sul servizio di cloud hosting di Microsoft, senza che l'utente debba dare il proprio esplicito consenso.
In prima battuta, quindi, è evidente che Microsoft agisce di nuovo in base a ciò che pensa sia il meglio per l'utente, senza consultare quest'ultimo, il quale potrebbe non avere piacere a vedere le proprie foto e i propri documenti caricati sui server dell'azienda.
A ciò occorre aggiungere il fatto che OneDrive, in versione gratuita, offre solo 5 Gbyte di spazio: non appena le cartelle che abbiamo indicato iniziano a popolarsi, insomma, qui 5 giga diventano insufficienti.
A quel punto l'utente o disattiva OneDrive, avendo cura di aver attivato la copia in locale di tutti i file, oppure mette mano al portafogli per acquistare ulteriore spazio. Qualunque sia la scelta che si intenda fare, si tratta di una scomodità imposta all'utente, il quale avrebbe probabilmente continuato a vivere tranquillo anche senza il backup automatico.
OneDrive non è qualcosa di negativo in sé, ma andrebbe proposto all'utente, e non imposto.
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