Dopo due mesi vengono cancellati automaticamente e l'utente non può impostare da sé il limite.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-06-2025]
Con l'aggiornamento di giugno 2025 per Windows 11 versione 24H2, Microsoft ha introdotto una nuova politica per la gestione dei punti di ripristino del sistema: ora vengono conservati per un massimo di 60 giorni. Questa modifica, implementata con l'aggiornamento cumulativo KB5060842, mira a rendere più prevedibile l'eliminazione automatica dei punti di ripristino. Ovviamente riduce il periodo durante il quale gli utenti possono recuperarli per risolvere problemi del sistema operativo.
I punti di ripristino consentono di riportare Windows a uno stato precedente in caso di malfunzionamenti causati da aggiornamenti, installazioni di software o driver incompatibili. Fino a poco fa, i punti di ripristino non avevano una scadenza fissa: potevano essere eliminati manualmente o automaticamente quando si esauriva lo spazio su disco dedicato (generalmente tra l'1% e il 3% della partizione di sistema). La nuova regola stabilisce che i punti di ripristino vengono automaticamente rimossi dopo 60 giorni dalla creazione. Questo avviene indipendentemente dallo spazio disponibile, salvo interventi manuali da parte dell'utente.
Il processo per creare un punto di ripristino rimane invariato: gli utenti possono cercarne l'opzione digitando Crea un punto di ripristino nel menu Start, selezionare la partizione desiderata, attivare la protezione del sistema e seguire la procedura guidata. Microsoft crea automaticamente punti di ripristino prima di eventi significativi, come l'installazione di aggiornamenti di sistema o software che modificano file critici. Per applicare un punto di ripristino è sufficiente selezionare Apri Ripristino configurazione di sistema dalle opzioni di ripristino. Tuttavia gli utenti devono essere consapevoli che con la nuova politica i punti più vecchi di 60 giorni non saranno più disponibili.
Microsoft non ha previsto un'opzione per disattivare la scadenza dei 60 giorni o personalizzarne la durata. Per chi necessita di punti di ripristino più longevi, l'unica soluzione è creare backup completi del sistema: si possono utilizzare strumenti come l'utilità di backup integrata in Windows o adottare software di terze parti, che offrono un maggiore controllo sulla conservazione dei dati.
La nuova politica si applica esclusivamente a Windows 11 24H2 e versioni successive; gli utenti di Windows 10 o di versioni precedenti di Windows 11 non sono quindi interessati. Ma con la fine del supporto per Windows 10, prevista per ottobre 2025, molti saranno spinti a migrare a Windows 11, incontrando questa e altre novità.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|