Realizzato con parti provenienti da tutta l'area dell'euro e dotato di sofisticati ricettori, è reso possibile dalla costante evoluzione della meccatronica.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-05-2007]
Le Giornate della Meccatronica si terranno a Parma il 30 Maggio presso la sede della Camera di Commercio, con un convegno rivolto a tutti gli operatori del settore; ma purtroppo anche in questo campo così promettente dal punto di vista economico il nostro Paese non è certo all'avanguardia, mentre altrove ci sono aziende piccole e medie che si danno un gran da fare.
Il progetto NAO è stato ideato nel 2005 con lo scopo di rendere possibile, e accessibile a un portafoglio di medie dimensioni, un robot di aspetto decisamente umanoide e dotato di idonee caratteristiche meccaniche elettroniche e soprattutto conoscitive.
Produttore sarà Aldebaran Robotics, una piccola azienda francese ma con grande esperienza nel settore. Il droide, dotato di OCR e chip di riconoscimento vocale, sarà in grado di occuparsi della posta elettronica in più lingue, insegnarne i rudimenti come anche competere in giochi di scacchiera e di carte; ma le sue capacità non si fermeranno certo a questo.
Concepito per il divertimento, l'utilizzatore potrà interagire completamente con il giocattolone insegnandogli comportamenti di suo gusto tramite connessioni Wi-Fi, mentre la macchina da parte sua potrà evolversi acquisendo cognizioni nuove; per renderlo gradevole a tutta la famiglia, il droide sarà altamente personalizzabile nell'aspetto esteriore grazie all'opera di disegnatori quali Knoll ed Arlen, rendendolo tra l'altro identificabile tra i suoi eventuali consimili.
Sistema operativo ovviamente Linux e programma scritto in Urbi, nuovo e facile linguaggio di programmazione con interfaccia grafica per i principianti e editor di testo per i più esperti; il robot familiare dovrebbe essere in commercio già entro l'anno corrente a un prezzo ancora non precisato, ma che in prima approssimazione potrebbe attestarsi tra i 12 e i 15 mila euro, ma solo per la versione più seriosa, destinata ai laboratori scientifici e tecnici.
La versione per famiglia verrà solo in seguito; gli analisti di mercato stimano che se la richiesta confermerà le proiezioni di vendita, entro un paio d'anni il droide potrà essere in negozio a partire de circa 3.000 euro; ma se cinesi e coreani ci metteranno su le mani per tempo, entro una decina d'anni avremo in casa collaboratori di medio livello al costo di una stecca di Nazionali.
Ovviamente le estese capacità della macchina e la sua "indipendenza" dal proprietario hanno suscitato perplessità e timori di carattere sia giuridico che etico in ordine alle eventuali responsabilità. Ma una macchina sia pure "intelligente", può essere ritenuta responsabile del danno, soprattutto se biologico? I neolaureati in giurisprudenza sono avvisati: si preparino a consultare raccolte, codici e pandette di biorobotica, aspettando una Dichiarazione Universale dei diritti del Droide.
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