Professione: collaudatore di pubblicità

Il sogno dei pigri, guadagnare guardando la televisione stesi sul sofà.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-08-2007]

sofa e tv

C'è chi con l'internet ha fatto soldi in modo inaspettato e soprattutto insospettabile quanto meno sotto il profilo quantitativo; andiamo dai ricatti palesi e occulti dei big tra di loro e dai big agli utenti, giù giù fino alla cessione di dritte e di avatar nel mondo dei videogiochi, fino a giungere all'assurdo del linden dollar di Second Life, ambito fantastico in cui è possibile trasformare un valore immaginario in moneta corrente.

Ma c'è chi ha intuito che le umane debolezze possono essere sfruttate ancora più a fondo e in modo se vogliamo più subdolo. In lavorazione da un paio d'anni ma in pista solo dalla fine del mese scorso, anche per coloro che hanno poca dimestichezza col francese vale la pena di dare un'occhiata al sito di Imagiin, che promette bonus e utilità a chi sia disposto a sorbirsi qualche minuto (o qualche ora) di pubblicità.

In un web ormai asfissiato da fantasmagorici annunci in ogni forma, dimensione e misura, forse la soluzione non dovrebbe meravigliare più di tanto, se non per il fatto che nessuno ci abbia pensato prima; anche in un'epoca in cui nel mondo attivo vige il principio cardine del "lavorare di più per guadagnare meglio". Per la precisione, l'idea in sè non è del tutto nuova; la novità consiste nell'aver percepito l'evoluzione dei tempi, le modifiche del mercato e della disponibilità di spazi temporali da dedicare alla navigazione da parte dei possibili acquirenti.

Nel genere, non è da dire che manchino tentativi di fidelizzazione: eBuyClub e CashStore ad esempio premiano gli acquirenti con accumulo di punti, da utilizzare negli acquisti quando si raggiunge il controvalore di una certa somma; iGraal invece devolve ai consumatori una parte delle commissioni che riceve affiliando i visitatori ai siti dei partner.

Se è vero che l'intelligenza consiste nel risolvere problemi nuovi usando conoscenze acquisite, possiamo affermare che Imagiin opera in modo intelligente, riunendo e sinergizzando elementi a disposizione di chiunque: siti, inserzionisti, visitatori e mezzi tecnologici; solo che il visitatore da elemento passivo viene invogliato a trasformarsi in elemento attivo e, a sua insaputa, in "elemento ricettivo". Alla pubblicità mirata, ovviamente.

L'inghippo si presenta in tutta normalità secondo le abitudini ormai consolidate sul web: creazione di un account con email e password, oltre a una scheda di dati personali abbastanza complessa; non c'è nulla di "obbligatorio"; solo la pubblicità che sarà proposta al visitatore si adatterà al profilo emergente dai dati comunicati.

Dopo di che, l'utente deve solo attendere che sul suo spazio personale si materializzino gli inviti e alla fine rispondere a tre domande, che servono a verificare se ha guardato attentamente e se il messaggio pubblicitario è stato correttamente compreso.

Con questo sistema gli inserzionisti hanno a disposizione un test approfondito sull'efficacia del messaggio pubblicitario e potranno eventualmente aggiustare il tiro tanto sulla dimensione che sulla profondità della comunicazione pubblicitaria.

Il compenso ai tester consiste in quaranta eurocent al minuto di pubblicità utilmente visionata, sotto forma dei soliti "punti" da spendere presso i partner di Imagiin, che non debbono tuttavia essere per forza anche inserzionisti; per fare un esempio, circa 25 minuti di pubblicità permettono di spendere il corrispondente di una decina di euro nell'acquisto di un album musicale.

Ovviamente, Imagiin cavalca i tempi e la tecnologia e sbarca anche nella telefonia mobile: basta attivare l'opzione al momento della creazione dell'account e il gioco è fatto, indipendentemente dal proprio concessionario. Sarà sufficiente andare sul sito internet specifico per ritrovare annunci, quiz e via discorrendo. Magari sdraiati sotto l'ombrellone con una granita in mano, invece che in pantofole sul divano di casa.

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