Vince chi fa l'offerta più bassa. Assurdo? Vediamo di capire come funziona il meccanismo e se sia davvero così conveniente partecipare, dopo aver parlato con il ragazzo che si è aggiudicato una Fiat 500 Sport a meno di 13 euro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-12-2007]
Bidplaza è un sito di aste online che propone un particolare meccanismo di asta al ribasso. Partecipare a un'asta è molto semplice: bisogna innanzitutto iscriversi sul sito e abilitare un conto prepagato, ossia un conto sul quale verranno accreditate anticipatamente da parte di ciascun utente determinate somme, necessarie a ricevere il cosiddetto "pacchetto di informazioni", cioè l'insieme delle informazioni trasmesse a ciascun offerente al momento della presentazione di ogni singola offerta.
Queste informazioni permettono all'utente di essere aggiornato in merito alla posizione della propria offerta rispetto a quelle fatte da altri utenti e, pertanto, di sapere se l'offerta da lui presentata è l'unica più bassa oppure no. Vince infatti l'asta l'utente che avrà fatto l'offerta più bassa, purché nessun altro utente abbia offerto la stessa cifra.
L'utente viene aggiornato automaticamente su eventuali mutamenti dell'idoneità della propria offerta all'aggiudicazione del bene, in conseguenza di nuove eventuali offerte presentate da altri utenti. Dopo di che non serve nient'altro se non cominciare a partecipare all'asta "divertendosi e anche con un pizzico di strategia", assicurano da Bidplaza.
Ogni utente ha comunque dovuto sostenere dei costi per le offerte. Finché le offerte sono una o due, si tratta di spendere qualche euro e basta. Ma non sempre è così. Prendiamo per esempio il caso di Salvatore Scumaci: Salvatore è il fortunato che si è aggiudicato una fiammante Fiat 500 Sport a soli 12,92 euro, ma per fare questo ha piazzato oltre 1000 offerte (pagate 2 euro ciascuna).
Salvatore ha confidato a Zeus News: "Prima di vincere l'auto, avevo partecipato a molte altre aste. Ho anche vinto una videocamera, ma forse a conti fatti l'ho pagata di più del suo valore, perché ho fatto molte offerte, tutte a due euro ciascuna. E l'altro giorno ho "perso" un Rolex che, fino un secondo prima della chiusura delle offerte, era "mio". La macchina? Con il senno di poi, non ci riproverei: ho rischiato oltre 2000 euro e mi è andata bene una volta, non si può essere fortunati sempre".
Si tratta quindi di un gioco in cui bisogna avere fortuna? Salvatore ne è convinto: "La strategia conta, è vero, ma è importante soprattutto la fortuna. Non è un caso che a vincere siano spesso gli stessi nomi: si tratta di utenti che possono permettersi un gran numero di puntate. Avendo a disposizione una cifra virtualmente illimitata da puntare, sarei certo di vincere qualsiasi asta".
Se non si tratta di gioco d'azzardo, come tengono a precisare i responsabili di Bidplaza, è qualcosa che sicuramente ci va molto vicino e attrae probabilmente lo stesso tipo di utenza.
Chiariamo un altro punto: chi è a mettere in palio gli oggetti? Quasi sempre infatti non si tratta di Bidplaza, che fa solo da intermediario. A offrire gli oggetti che saranno aggiudicati a prezzi irrisori sono aziende a cui in cambio Bidplaza permetterà di accedere al proprio database di utenti (in misura proporzionale al valore del premio) per inviare loro comunicazioni commerciali. Insomma la fabbrica della pubblicità.
Sebbene Bidplaza mantenga per ora il più stretto riserbo sui nomi delle prime aziende a offrire premi, potremmo "scommettere" che si tratti per lo più di società nel ramo del gioco d'azzardo, molto interessate ad acquisire nominativi e indirizzi di altri potenziali giocatori. Finora gli iscritti al servizio hanno superato i 15mila, fanno sapere da Bidplaza.
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