Sun ha rilasciato la tecnologia che promette di "eliminare il confine tra Internet e desktop"
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-12-2008]
Sette mesi fa era praticamente solo un nome da citare insieme all'ultima versione di Adobe Flash Player, almeno al di fuori di Sun; ora, invece, JavaFX è una realtà che ha raggiunto la versione 1.0 (per Windows e Mac; le versioni Linux e Solaris arriveranno) ed è pronta ad affrontare i rivali.
Con JavaFX, infatti, Sun è intenzionata a combattere sullo stesso terreno di scontro già affollato da Flash, Microsoft Silverlight e anche JavaScript e Ajax: la creazione delle cosiddette rich Internet applications, i programmi legati alla Rete dotati di interfacce avanzate.
Sun promette una facilità, una potenza e una flessibilità mai viste prima; per esempio, laddove usando Java servono 100 righe di codice per realizzare un semplice lettore multimediale, con JavaFX ne serviranno soltanto 20 o 30.
Il Ceo di Sun è invece convinto che entro due o tre mesi la nuova creatura della sua società sarà alla base delle future applicazioni ricche, grazie a un ambiente di runtime più omogeneo sulle varie piattaforma (laddove Java ha mostrato a volte comportamenti diversi sui diversi sistemi) che renderà onore all'antico motto "write once, run everywhere", ossia "scrivi una volta sola, funzionerà ovunque".
JavaFx avrà anche il compito di annullare la differenza tra applicazioni Internet e applicazioni locali: lo stesso programma, eseguito in un browser, potrà essere trascinato sul desktop del Pc e diventerà un'applicazione locale - o viceversa, se necessario.
La stessa applicazione, grazie JavaFx Mobile, funzionerà anche sui telefonini, consentendo agli sviluppatori di non dover realizzare diverse versioni per le diverse piattaforme.
Le promesse sembrano interessanti, ma ora la parola passa ai programmatori, che dovranno decidere se la nuova tecnologia merita un'occhiata o se Sun, ormai, ha già perso il treno.
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