I lucchetti digitali si sono dimostrati inefficaci e capaci solo di infastidire gli utenti onesti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-01-2009]
L'abbandono del Drm da parte di iTunes, come annunciato da Phil Schiller in chiusura del MacWorld Expo, è davvero una piccola rivoluzione: finalmente Apple - e le major discografiche, volenti o nolenti - si sono accorte che l'utilità dei lucchetti digitali era ben misera.
Il problema era sempre quello: le restrizioni imposte finivano per danneggiare gli utenti comuni, che si trovavano in difficoltà nell'ascoltare dovunque la musica regolarmente acquistata, e non fermavano i veri pirati, i quali comunque non impiegavano molto a scardinare le protezioni.
Apple ha capito tutto ciò e ha fatto l'unica mossa logica, eliminando la sezione Plus dell'iTunes Store (quella contenenti i brani non protetti e con un bitrate maggiore) perché presto tutti i brani saranno Plus: già ora buona parte delle canzoni disponibili sono già "libere".
Ma Apple fa anche di più rendendo possibile l'offerta di brani (codificati in formato AAC a 256 kbps) a costi differenti: le canzoni potranno ora costare 69 centesimi, 99 centesimi o 1,29 dollari, mentre la maggior parte degli album costerà 9,99 dollari.
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