Steve Jobs è assente ma arrivano il MacBook Pro da 17 pollici e il rinnovamento delle suite iLife e iWork, mentre iTunes abbandona il Drm.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-01-2009]
Alla fine, anche l'ultimo MacWorld è arrivato, e si è presentato esattamente come ci si aspettava: nessuna grandiosa novità, il rinnovamento delle linee di alcuni prodotti e la vistosa assenza di Steve Jobs sono i punti più chiacchierati dell'evento.
A dar retta ai commenti, si tratta di un'edizione sotto tono: vuoi perché il fondatore, con il proprio particolare carisma, non si è potuto far vedere, vuoi perché è mancato un prodotto alla pari con il MacBook Air dell'edizione scorsa o l'iPhone di due edizioni fa, tutti si lamentano dello scarso entusiasmo che il MacWorld 2009 sta suscitando.
Eppure si sapeva. Le voci sull'unica remotamente possibile novità, l'iPhone Nano, era appunto soltanto voci, ma questo era già prevedibile. Né Apple - o qualunque altra azienda - può umanamente essere in grado di presentare sconvolgenti novità con cadenza annuale e a date prefissate.
Non si capisce quindi fino in fondo il tono generalmente lamentoso con cui tutti o quasi parlano dell'evento 2009, mettendo in secondo piano quanto Apple ha mostrato durante il keynote tenuto da Phil Schiller. Nulla di strabiliante, è vero, ma solo perché l'attesa era inutilmente troppo alta.
È dunque arrivato, come già annunciato, il nuovo MacBook Pro da 17 pollici costruito con tecnica Unibody, il cui cuore è un Intel Core 2 Duo che lavora a 2,66 GHz ed è accompagnato da 6 Mbyte di cache.
La dotazione è completata da 4 Gbyte di Ddr 3, un disco rigido da 320 Gbyte, chip video GeForce 9400M (con 256 Mbyte di memoria condivisa) integrato oppure GeForce 9600M GT (con 512 Mbyte di memoria dedicata), e la nuova batteria ai polimeri di litio, non rimovibile, che promette 8 ore di autonomia e fino a 1.000 cicli di ricarica senza degradarsi. Il prezzo di questo modello è di 2.499 euro.
Schiller non ha parlato solo di hardware: anche le applicazioni iPhoto, iMovie e GarageBand si rinnovano puntando all'integrazione con il Web, mentre iTunes, come era stato predetto, rinuncerà gradualmente alla gestione dei diritti digitali sui brani, ossia al famigerato Drm.
iWork 09, il cosiddetto Office di Apple, aggiorna i programmi che lo compongono e si apre a Internet con il lancio di iWork.com, servizio attualmente in beta per la creazione e la condivisione online di documenti, che si pone in diretta concorrenza con Google Documents.
Infine l'iPhone, che ora è in grado di scaricare canzoni da iTunes usando la rete 3G e non obbligatoriamente tramite Wi-Fi.
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