Lettera aperta a Yolanda Rios, nuovo presidente della Business Software Alliance in Italia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-07-2002]
Cara Yolanda,
permettimi innanzitutto di abusare della tua disponibilità per saltare d'un tratto tutti quei gentili convenevoli, ai quali immagino sei quotidianamente sottoposta nel tuo interessante lavoro, per recuperare quella dimensione umana e diretta che tra noi "giovani hacker" siamo soliti adottare.
Userò questo tono rilassato e colloquiale e ti darò del tu, non senza un assoluto rispetto, per le tue qualità, capacità e possibilità - come peraltro avverrebbe senza tanti giri di parole nei paesi anglosassoni, alla cui tradizione, se non altro per motivi professionali, siamo sempre più legati.
Permettimi di farti questi auguri per salutare un cambiamento in BSA che spero sia foriero di molte buone azioni che possono ripagare le sentite speranze in voi riposte anche dalla "parte" che, per scelta profonda, più condivido: l'open source e il free software.
Vorrei che tu sapessi quanto è importante per me il ruolo al quale sei chiamata. E anche se, per la lunga tradizione libertaria degli hacker, parlo per me stesso solo -come per me stesso solo agisco quando è il caso- so di dar voce a molti altri.
Fà di questo auspicio una gioiosa bandiera:
Che BSA sia sotto la tua guida la BSA che i propri stessi membri vorrebbero, e tra loro certamente IBM e Apple e HP/Compaq e AutoDesk, stessa.
Che BSA in Italia non voglia più sembrare solo il cane da guardia degli interessi di "uno" e, con onesto zelo ma non di più, con informazione precisa ma non di più, con azioni palesi e pubbliche ma non di più, faccia tutto il possibile per i propri membri contro la pirateria e combatta per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale oggi esistenti --MA NON DI PIÙ-- i quali, come tutti sanno, sono la base fondante anche delle nostre licenze free e senza cui noi semplicemente non esisteremmo nel diritto e nella realtà quotidiana.
Se BSA fosse tutto questo, ma non di più, ogni sostenitore del software libero non potrebbe far altro che sostenervi -pur nel modo scomposto e individualista che le vostre organizzazioni gerarchiche forse neppure capiscono e spesso non apprezzano.
D'altronde pur se nessun limpido sostenitore del free software ha diritto di tribuna in seno al vostro organo di amministrazione, molto open source di quel "Business Software" ne fa ormai ampiamente parte, per quantità e qualità. Che vantaggio per l'Alliance se qualche suo illuminato membro avesse forse il coraggio e forse l'incoscienza di "capovolgere il tavolo" (come nella poesia che ti allego e ti dedico) cercando questo nostro aiuto nello scegliere le vostre migliori strategie!
Quanto a me, se posso azzardare una speranza personale, solo non vorrei vederti cadere nelle facili quanto stupide generalizzazioni, di cui il tuo precursore è stato così prodigo, ammirando un po' troppo spesso il dito quando qualcuno gli indicava la luna.
Spero in te.
Fà sapere, sentire e conoscere...
Buon lavoro, Emmanuele "exedre" Somma
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. Pablo Neruda
"Lettera aperta a Yolanda Rios, nuovo presidente della Business Software Alliance in Italia"
(c) Luglio, 2002 by Emmanuele Somma - All Rights Reserved
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