Gli amanti delle due ruote accusano: quei veicoli non sono in grado di evitarci.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-12-2016]
I taxi autonomi (o quasi, dato che c'è sempre un guidatore umano dietro al volante) di Uber, che hanno iniziato i test sulla pubblica via a San Francisco dopo aver conquistato Pittsburgh, stanno creando alcuni problemi.
Innanzitutto c'è la questione dei permessi di circolazione, che Uber non ha richiesto perché ritiene di non averne bisogno.
In particolare la Motorizzazione Civile della California ritiene che quei veicoli abbiano bisogno di un permesso speciale per circolare in quanto autonomi, mentre Uber ribatte che in realtà non sono completamente autonomi e pertanto non hanno bisogno di alcun permesso. La questione ancora non è risolta.
Poi, la San Francisco Bike Coalition (SFBC) ha sollevato un altro problema: sostiene che le auto di Uber sono un pericolo per i ciclisti.
Nel mirino c'è il cosiddetto "gancio a destra", che si verifica quando un'auto svolta a destra (in una via, in un parcheggio...) senza accorgersi che al suo fianco su quel lato sta transitando una bicicletta: il risultato, se il guidatore non è più che veloce ad agire sui pedali, è un incidente.
«Questo tipo di svolta» - spiega la SFBC - è nota per essere una delle prime cause di collisione tra le auto e i ciclisti e per causare ferite serie o addirittura decessi».
Secondo l'associazione, il software che gestisce i taxi autonomi non sarebbero in grado di riconoscere il pericolo e pertanto non reagiscono se si trovano all'improvviso una bicicletta sulla destra proprio mentre stanno svoltando in quella direzione: la collisione sarebbe insomma assicurata.
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Nemmeno la presenza di un essere umano dietro al volante, pronto a prendere i comandi in caso di necessità, sarebbe utile in questo caso: dato che il ciclista è "invisibile" sino all'ultimo (è questo il motivo per cui il "gancio a destra" miete vittime anche con le auto tradizionali), non c'è il tempo di intervenire.
Secondo quanto riporta il Guardian, Uber è cosciente di questo problema ma non ritiene che sia necessario ritirare i veicoli autonomi dalla circolazione in attesa di una soluzione: l'unico intervento sarebbe stato l'invio di un promemoria ai guidatori umani, con i quali li si invita ad assumere il controllo in vista di ogni svolta a destra in concomitanza di una pista ciclabile.
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