Photonic Fence elimina gli insetti nocivi senza far del male a quelli innocui.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-06-2017]
Ci sono insetti buoni e ci sono insetti cattivi. Quando si progetta un laser sterminatore è importante distinguerli, affinché i primi prosperino e i secondi siano distrutti.
Partendo da quest'idea l'americana Intellectual Ventures Lab ha iniziato, nel lontano 2009, lo sviluppo di Photonic Fence, un sistema che è in grado di riconoscere gli insetti dannosi ed eliminarli con il laser, senza però far del male a quelli innocui.
Se ne parliamo soltanto adesso è perché finalmente lo sviluppo ha raggiunto un punto tale che un prototipo è stato installato in una zona controllata dal Dipartimento dell'Agricoltura degli USA, dove verranno condotti i primi test sul campo.
Photonic Fence usa telecamere e altri sensori ottici per riconoscere tutti gli insetti posti in un raggio di 100 metri. Per ciascuno confronta «la forma, la velocità, l'accelerazione e la frequenza alla quale le ali battono» con i valori registrati nel database interno, e in base al risultato produce un'identificazione.
Se l'insetto è classificato tra i buoni, non succede niente. Ma se si trova sulla lista nera, allora un raggio laser parte da questa Morte Nera in miniatura e lo abbatte in appena 25 millisecondi.
La precisione del sistema di identificazione è tale - come spiega Arty Makagon, direttore tecnico del progetto - «che è in grado di distinguere anche le zanzare maschio dalle zanzare femmina basandosi sul modo in cui volano».
«Si può scegliere» - continua Makagon - «di fargli eliminare tutte quelle piccole bestie volanti oppure si può scegliere di essere molto specifici, e indicare il tipo di bestie che si vogliono uccidere».
La IVL sostiene che Photonic Fence è in grado di proteggere con i propri laser un'area larga fino a 30 metri, lunga 100 metri e alta 3 metri, riuscendo a sterminare sino a 20 insetti al secondo. In altre parole, il 99% degli insetti identificati viene eliminato.
Se i test andranno bene, il dispositivo non arriverà immediatamente sul mercato ma dovrà superare altre verifiche da parte degli enti governativi americani: tuttavia, dopo otto anni di sviluppo il traguardo sembra ora a portata di mano.
«Abbiamo scoperto» - conclude Makagon - «che tutti quelli con cui parliamo hanno un certo tipo di parassita che vorrebbero uccidere. Piccole bestie volanti che danno un gran fastidio e rovinano la giornata».
Qui sotto, la foto del prototipo e un video dimostrativo.
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