I provider: non faremo i poliziotti

L'associazione degli Isp indipendenti respinge le pressioni volte a trasformarli in guardiani della rete per combattere il peer to peer.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-07-2006]

no sbirri

L'Associazione degli Internet Provider indipendenti Assoprovider ha scritto una lettera al nuovo Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, in cui esprime la propria preoccupazione per le pressioni che le associazioni dei discografici e dei produttori e distributori cinematografici, nonché la stessa Siae, starebbero facendo su Governo e Parlamento, per andare al di là di quanto prevede il cosidetto "Patto di Sanremo" per quello che riguarda la repressione del Peer to peer.

Il Patto di Sanremo, accordo tra associazioni dei produttori di contenuti multimediali, gestori della rete e Governo, prevedeva l'adozione di codici di autoregolamentazione per combattere la cosidetta "pirateria on line" da parte di tutti i soggetti in causa, cosa che i provider indipendenti sostengono di aver fatto mentre altri soggetti sarebbero tuttora inadempienti.

Gli Isp di Assoprovider si opporranno a ogni tentativo di attribuire ruoli di controllo dell'operato degli utenti della rete, rifiutando ogni ruolo di guardiani, "ruolo che non è proprio di aziende private e a cui non deve essere attribuito".

Putroppo non sembra che da parte degli altri provider (i maggiori, come ad esempio Telecom Italia) ci sia la stessa volontà di resistere a nuovi tentativi di criminalizzazione degli utenti del P2P.

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Pier Luigi Tolardo

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