Il fondatore della FSF: "Il cloud computing serve solo a far perdere il controllo sui dati".
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-12-2010]
A Richard Stallman, il fondatore della Free Software Foundation prossimamente in Italia, il cloud computing non è mai piaciuto.
È quindi abbastanza ovvio che Chrome OS, il sistema operativo che Google sta creando principalmente per i netbook e che porta al massimo il paradigma del cloud computing, non incontri il suo favore.
Stallman spiega, però, anche i motivi di questa contrarietà: "Negli USA si perde ogni diritto legale se si conservano i propri dati sulle macchine di un'azienda anziché sulle proprie".
Il fatto che con Chrome OS tutti i dati si spostino sui server di Google non può quindi andare a genio a Stallman il quale, anziché di cloud computing, preferisce parlare di careless computing (computing negligente).
Chrome OS - e tutto il cloud computing - in definitiva è per gli stupidi. "Immagino che molte persone continueranno a migrare verso il careless computing, perché ogni minuto nasce uno stupido. E il governo degli USA potrebbe incoraggiare la gente a mettere i propri dati laddove il governo stesso possa poi sequestrarli senza dover esibire un mandato".
L'unico lato positivo di Chrome OS, secondo Stallman, è che alla base ci sia GNU/Linux. "In sostanza, Chrome OS è il sistema operativo GNU/Linux. Ma è distribuito senza le solite applicazioni e manipolato in maniera tale da scoraggiare l'installazione di applicazioni".
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