I dati di oltre 2 milioni di utenti finiscono all'asta in rete.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-04-2011]
Nonostante le rassicurazioni di Sony, pare che i numeri delle carte di credito che erano ospitati sui server bucati del PlayStation Network siano stati rubati davvero, almeno in parte.
A rendere nota questa possibilità è Kevin Stevens, di TrendMicro, che via Twitter fa sapere di aver visto dei messaggi in un forum di discussione in cui un utente offriva all'asta un database contente i dati di alcuni utenti Sony.
Stevens afferma però di non aver messo personalmente le mani sul database. Potrebbe quindi anche darsi che qualcuno stia cercando di vendere qualcosa che non possiede: difficilmente un incauto compratore andrà a lamentarsi dalla polizia perché truffato mentre stava compiendo un reato.
In questo caso, dunque, bisognerebbe dare ragione a Sony, secondo la quale i dati delle carte di credito sono crittografati e non esiste alcuna prova del fatto che siano stati sottratti.
La presenza del codice di sicurezza è un po' sospetta: Sony ha dichiarato apertamente che tale informazione non è conservata nel database violata.
È difficile che l'azienda abbia mentito proprio quando le associazioni di consumatori vogliono farle la pelle per la mancanza di tempestività nelle informazioni, aggiungendo così volontariamente altra legna al proprio rogo.
Il tutto potrebbe quindi rivelarsi una truffa condotta da malintenzionati ai danni altri malintenzionati, senza per fortuna alcun danno per gli utenti di Sony.
Eppure non si può esserne proprio sicuri: iniziano infatti ad apparire le prime notizie di frodi effettuate con carte di credito appartenenti a iscritti al PSN.
Non è chiaro, però, se i dati di queste carte siano stati sottratti proprio a Sony o, magari, da altri servizi o con altri sistemi: su 77 milioni di utenti, ai 50 che hanno denunciato il fatto può anche capitare.
Indipendentemente dalla veridicità o meno di tutto ciò, i membri del PlayStation Network faranno bene a tenere la guardia alzata ancora a lungo.
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