L'Europa contro Facebook per salvare la privacy

Tre studenti accusano il social network di non rispettare le leggi europee sui dati personali. Il Garante irlandese apre un'indagine.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-10-2011]

Europe Versus Facebook privacy Schrems

La prossima settimana l'Irish Data Protection Commissioner - l'equivalente irlandese del nostro Garante per la Protezione dei Dati Personali - aprirà un'indagine su Facebook per scoprire se il social network violi la privacy degli utenti europei.

Tutto è iniziato quando Max Schrems, studente di legge austriaco, ha scoperto che la sede di Dublino è quella cui devono fare riferimento gli iscritti a Facebook che non risiedono negli USA o in Canada e che, pertanto, è alle leggi irlandesi che il social network deve sottostare.

Schrems ha quindi deciso di mettere alla prova il sito, per vedere se rispettasse le leggi irlandesi - che recepiscono quelle europee - in materia di privacy e ha richiesto le informazioni che Facebook possiede su di lui, come previsto dalla normativa europea.

In risposta gli è arrivato un file PDF di quasi 1.000 pagine che conteneva non solo le informazioni presenti nell'account, ma anche quelle cancellate.

Ciò è evidentemente in contrasto con le leggi europee, le quali prevedono che le informazioni cancellate da un utente debbano sparire anche dai server, e non solo diventare invisibili restando però a disposizione dei gestori.

Partendo da qui Schrems, insieme ad altri due amici, ha approfondito la questione e individuato ben 22 violazioni sul fronte della privacy, e per ottenere il rispetto della legge ha creato Europe Versus Facebook.

Le istanze portate avanti da Europe Versus Facebook sono arrivate sino al Commissario Irlandese per la Privacy, che è stato spinto a indagare a fondo sulla questione: ecco perché la prossima settimana metterà sotto osservazione il social network.

Le lamentele di Schrems e soci riguardano diversi aspetti, prima fra tutti la politica dell'opt-out adottata da Facebook (le opzioni, anche quelle nuove, sono attive di default e se si vuole disattivarle occorre procedere manualmente) che lo studente vorrebbe vedere sostituita da una politica dell'opt-in (ogni opzioni dev'essere esplicitamente attivata dall'utente).

Lo scopo di tutta questa attività non è far sparire Facebook, ma «renderlo migliore. Mi piacciono i social network, li uso» - ha spiegato Schrems - «ma non voglio che solo perché sono dei giganti possano fare un uso improprio dei nostri dati personali».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

Speriamo che fb si prenda una strigliata se la merita :D
21-10-2011 20:50

{Roki Bilboa}
Il problema sono il modo e le motivazioni per cui le aziende italiane sono interessate al tema cloud: si fanno abbagliare dallo spauracchio dei risparmi IT. Ma tali risparmi da una parte sono tutti da dimostrare, mentre dall'altra hanno un costo elevatissimo: perdita del controllo sui propri dati e impoverimento delle competenze IT,... Leggi tutto
21-10-2011 11:07

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Hai un'idea nel cassetto e ti piacerebbe aprire una startup per realizzarla. Che cosa ti frena?
Non ho i soldi per farla partire
Il momento economico non è favorevole
Non ho ancora trovato le persone giuste con cui farlo
E' troppo rischioso per me
Non sono sicuro di riuscire a portarlo a termine
Sarebbe troppo complicato, indipendentemente dai soldi
Non mi sento portato a fare l'imprenditore
E' solo un sogno e in realtà non credo che lo farei
Per un altro motivo e cioè...

Mostra i risultati (1420 voti)
Giugno 2025
Guarda film pirata? Rischi fino a 5.000 euro di multa
Il Q-day è vicino
OneDrive: app e siti possono accedere a tutto il cloud
Windows 11, ennesimo aggiornamento che blocca l'avvio del PC
Maggio 2025
Il cripto-ladro è nella stampante e ruba un milione di dollari
Amazon, la IA ha trasformato la programmazione in una catena di montaggio
Lidar nelle auto: utile per la guida, letale per le fotocamere
Azienda IA in tribunale per il suicidio di un adolescente
Non è proprio legale... ma le sanzioni sono irrisorie
Pirateria, multati in Italia anche gli utenti finali
Bancomat da attivare e complessità digitale
Un ''diritto a riparare'' piccolo, virtuoso e originale
Siti per adulti, la verifica dell'età non avverrà tramite SPID
Gli hard disk in ceramica praticamente indistruttibili di Western Digital
Spagna, prove generali di apocalisse?
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 9 giugno


web metrics