Torrent, chi scarica in buona fede causa DDoS senza saperlo

Un piccolo errore nell'URL indicato come tracker può mettere in ginocchio un sito.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-09-2012]

bittorrent ddos

BitTorrent è un protocollo molto popolare, utilizzato quotidianamente da milioni di utenti. Il guaio è che un parte di questi utenti ogni giorno si rende responsabile di attacchi DDoS senza saperlo.

Il problema nasce quando i siti che indicizzano i file torrent - come, per citare l'esempio più famoso, The Pirate Bay - indicano come tracker non il vero tracker, ma un altro sito: grazie a una banale "svista" come questa, se solo lo volesse, The Pirate Bay potrebbe mettere in ginocchio qualunque sito.

Lo stesso problema si pone anche quando chi effettua l'upload di un torrent non indica il tracker corretto ma l'indirizzo di un sito.

Quando il file si diffonde, tutti coloro che scaricano generano traffico verso il sito indicato come tracker e, se questo non è in grado di reggere l'assalto (cosa che in generale non succede) non può far altro che alzare bandiera bianca.

La questione è stata sollevata ultimamente da Dirk Engling, autore di OpenTracker, un software che permette di mettere in piedi un tracker BitTorrent.

Il sito che lo ospita non è un tracker esso stesso, ma semplicemente la "casa" del progetto; eppure, molti utenti, presumibilmente in buona fede, hanno iniziato a indicarlo come tracker per i propri torrent, mettendolo in seria difficoltà.

Sondaggio
Secondo te come stanno cambiando gli attacchi informatici?
Ci sono sempre più attacchi automatizzati verso i server anziché verso gli individui.
Gli attacchi sono più globali, dall'Europa all'America all'Asia all'Australia.
L'impatto maggiore è sui conti aziendali e sui patrimoni medio alti.
Gli attacchi colpiscono istituzioni finanziarie di tutte le dimensioni.
Gli hacker sono sempre più veloci.
I tentativi di transazioni sono più estesi e più elevati.
Gli attacchi sono più difficili da rilevare.
E' aumentata la sopravvivenza dei server.

Mostra i risultati (1673 voti)
Leggi i commenti

La soluzione a tutto ciò, per fortuna, esiste, sebbene la sua implementazione stia andando un po' a rilento.

Si tratta di una modifica al protocollo, proposta da Fredrick Neij (uno dei fondatori di The Pirate Bay) e da alcuni sviluppatori del software BitTorrent e che si basa su una voce speciale da aggiungere alla configurazione DNS dei server.

Al momento solo Vuze supporta questa modifica nella propria versione stabile, mentre altri client famosi come BitTorrent, uTorrent e Transmission al momento latitano, sebbene uTorrent abbia già incluso il codice necessario nell'attuale alpha.

Nel frattempo, chiunque effettui l'upload di file torrent e i gestori di siti dovrebbero fare attenzione agli URL che indicano come tracker.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Ha ragione Stallman quando dice che Android non è libero?
No
Non lo so

Mostra i risultati (3177 voti)
Settembre 2025
Il web aperto è ufficialmente in crisi: lo ammette pure Google. La colpa è anche della IA
Intelligenza artificiale per le automobili, licenziati 54 ricercatori a Torino
Dolcificanti a zero calorie e declino cognitivo: una ricerca brasiliana scopre un preoccupante legame
WinToUSB trasforma una chiavetta USB in un sistema Windows perfettamente funzionante
Meta accede a tutto il rullino fotografico senza permesso. Ma disattivare si può: ecco come
Agosto 2025
Google, stop all'obbligo di usare Gmail per gli account Android
Browser IA, l'allarme di Malwarebytes: ingannare gli assistenti e rubare dati è fin troppo semplice
Lo script che estende gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10 anche senza account Microsoft
La Danimarca saluta la posta cartacea: la consegna delle lettere terminerà alla fine dell'anno
PayPal, allarme sicurezza: i dati di 15,8 milioni di account in vendita sul dark web
Volkswagen, microtransazioni nelle auto: per utilizzare tutti i cavalli bisogna abbonarsi
Windows 11 24H2, dopo l'aggiornamento i dischi scompaiono. E i dati possono corrompersi
Microsoft fagocita GitHub: fine dell'indipendenza dopo sette anni. Futuro nella IA
Chiede a ChatGPT come sostituire il sale, finisce in ospedale con una malattia di cent'anni fa
Windows 2030, addio a mouse e tastiera: farà tutto la IA
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 10 settembre


web metrics