Il big del cazzeggio non si accontenta più dei nostri dati: ora punta a monopolizzare le transazioni tra privati. Il sogno di Zeus News può diventare un incubo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-04-2014]
Un paio di giorni fa Facebook ha comunicato di aver inoltrato la richiesta di autorizzazione alle autorità irlandesi per un servizio di pagamenti.
L'annuncio del social network è molto più importante di quanto non sembri a prima vista.
Cerchiamo di capire la portata dell'innovazione progettata: ogni utente dell'inutile servizio di cazzeggio online potrebbe avere tra breve un vero e proprio borsellino virtuale, magari in una moneta di conto alternativa a quelle dominanti. Con i denari contenuti in questo borsellino potrebbe pagare piccole somme ad altri intestatari di account Facebook.
Si potrebbe quindi riempire quel buco di cui parlammo proprio da queste colonne oltre dieci anni fa, quando denunciammo la mono-direzionalità dei flussi dei pagamenti dal privato all'azienda. La possibilità di rendere i flussi bi-direzionali, dicemmo, potrebbe sconvolgere in positivo l'economia, distribuendo il potere verso il basso.
Poco tempo dopo, sempre su ZeusNews, parlammo delle difficoltà che stava incontrando questa rivoluzione, di natura tecnica e politica. Oggi, sembra proprio che le difficoltà siano superate.
Danilo Moi è colui che per primo ebbe la decennale intuizione. Due anni fa fondò Bije, l'associazione senza scopo di lucro per un'economia orizzontale. Gli abbiamo fatto questa domanda: siamo di fronte al sacro Graal dell'economia?
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"Tutt'altro", sostiene Moi. "In realtà far gestire le microtransazioni biiettive a un operatore così influente e discutibile rappresenta una vera tragedia. In questa maniera non potranno che essere monopolizzate, trivializzate e monetizzate in maniera subdola."
"Facebook," prosegue Moi, "è la distopia divenuta realtà: la promessa di Internet come strumento di libertà e autodeterminazione, di discorso corale, si è trasformata nel suo esatto opposto, la negazione dell'individuo, dell'eccellenza, dell'estro in un gigantesco chiacchiericcio."
"Le microtransazioni su Facebook, saremo banali, seguiranno i paradigmi che sottendono questo chiacchiericcio: l'individuo come numero e target pubblicitario." La bidirezionalità delle transazioni, secondo Moi, avrebbe un prezzo esagerato.
Cosa possiamo fare per fermare questa distopia?
"Sostenere chi sta lottando, e non da ieri, per un sistema di questo tipo, ma dal basso. Bije lavora per la creazione di una piattaforma di pagamenti libera e gratuita, senza padroni e senza oscuri meccanismi pubblicitari," conclude Moi.
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