Il satellite artificiale più piccolo del mondo

È grande quanto un cracker.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-05-2014]

femtosatellite

Quando si pensa a un satellite artificiale, generalmente si ha in mente qualcosa di relativamente ingombrante.

Invece, il progetto Kicksat, diventato realtà grazie a una raccolta fondi su Kickstarter, ha dimostrato come un satellite possa essere grande all'incirca quanto un cracker.

L'idea alla base di questo progetto è stata sviluppata da Zachary Manchester, della Cornell University: ha immaginato, anziché un unico satellite monolitico, uno sciame di femtosatelliti, battezzati «sprite».

Dopo alcuni ritardi e rinvii, all'inizio di maggio 103 di questi minisatelliti sono stati messi in orbita da un CubeSat (un nano-satellite che misura 10 x 10 x 30 cm) a sua volta portato nello spazio da SpaceX.

Ogni sprite pesa 5 grammi e costa 25 dollari; è dotato di un microprocessore, una radio in grado di inviare messaggi a terra, una cella solare, due antenne, un magnetometro e un giroscopio (affinché il femtosatellite sappia com'è orientato).

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Il lancio di quest'anno è stato soltanto un primo test, che ha confermato la fattibilità del progetto: i satelliti sono riusciti a trasmettere senza errori.

L'idea è che uno sciame di satelliti piccolissimi possa essere più economico ed efficienti rispetto alle soluzioni attuali per monitorare le piccole particelle di polvere cosmica che si incontrano nello spazio e possono interferire con le telecomunicazioni verso la Terra.

L'avventura di questo primo esperimento si è conclusa lo scorso 14 maggio, quando i satelliti sono rientrati nell'atmosfera terrestre e sono andati distrutti a causa di alcuni problemi tecnici.

In ogni caso, Zachary Manchester ritiene la missione nel suo complesso un successo: è stato possibile infatti ricavare molte informazioni utili.

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