Lo afferma l'ex compagno di studi di Mark Zuckerberg.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-01-2019]
Quanti utenti ha Facebook? Oltre due miliardi di utenti attivi mensili, se si tiene conto dei racconti ufficiali periodicamente rilasciati dal social network.
Non tutti però ritengono che quella cifra sia corretta. Anzi, secondo un'analisi da poco pubblicata, il numero reale di utenti di Facebook andrebbe almeno dimezzato rispetto alle stime ufficiali.
Autore del documento che sostiene questa tesi è Aaron Greenspan, un tempo compagno di studi di Mark Zuckerberg all'università e oggi critico verso la creatura di quest'ultimo.
Dieci anni fa, Zuckerberg e Greenspan, si sono scontrati in tribunale per una questione relativa alla registrazione del marchio the Face Book, ossia il modo in cui il social network in blu era noto inizialmente,
La conclusione della vicenda è tuttora segreta, ma in ogni caso deve aver lasciato l'amaro in bocca a Greenspan, che non ha molta simpatia per l'ex compagno.
Secondo Greenspan, «Facebook ora non ha, e non avrà mai, un modo per quantificare con precisione il problema degli account fasulli»: sarebbero proprio i fake a far lievitare il numero di utenti annunciato da Facebook, mentre gli account appartenenti a persone reali sarebbero in realtà molti meno.
«Tenendo conto di tutti questi fattori, calcoliamo che il 50% o più degli utenti di Facebook mensilmente attivi siano in realtà dei falsi» afferma l'analisi.
Nonostante le 75 pagine del rapporto di Greenspan, è difficile affermare che egli sia davvero in possesso di prove inconfutabili del fatto che Facebook stia gonfiando i propri numeri. A ciò si deve aggiungere l'evidente astio di Greenspan nei confronti del fondatore del social network, a proposito del quale in passato ha dichiarato: «Mark Zuckerberg, da un punto di vista oggettivo, non è affatto un genio».
È pur vero, d'altra parte, che un'antipatia personale non per forza sminuisce il valore dell'analisi, se questa è condotta seriamente e basandosi sui dati.
I dirigenti di Facebook, in ogni caso, si sono affrettati a bollare come bugie le affermazioni dell'analisi, anche se gli investitori le hanno prese un po' più sul serio: nel giorno in cui il documento è diventato pubblico, le azioni del social network hanno immediatamente perso un po' del loro valore.
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