Fate invece un bell'abbonamento a Office 365.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-02-2019]
Non capita spesso di vedere un'azienda sminuire un proprio prodotto, ma è esattamente ciò che Microsoft sta facendo nell'ultima serie di spot a favore di Office 365.
In tre diversi video viene richiesto ad altrettante coppie di gemelli identici di portare a termine un compito; uno dei gemelli usa Office 365, l'altro Office 2019.
I compiti riguardano la modifica di un curriculum con Word, la creazione di una presentazione con PowerPoint e la gestione di un foglio di calcolo relativo alle capitali americane con Excel.
In tutti e tre i casi a emergere vincitore è Office 365. In fondo la cosa non sorprende: dopotutto, è uno spot proprio di quel prodotto.
Il lato interessante è che a fare una figuraccia è un altro prodotto Microsoft, quello che un tempo era, insieme a Windows, una delle gemme della corona: la suite Office, nell'ultimissima versione 2019.
Dietro all'intera sceneggiata c'è un interesse ovvio: Microsoft sta cercando con tutte le sue forze di convincere gli utenti ad abbandonare il vecchio modello usato per le licenze (si acquista una volta, vale per tutta la vita) in favore del modello ad abbonamento e, per rendere più accattivante il passaggio, spinge su quelle caratteristiche presenti soltanto in Office 365, come le funzionalità che fanno uso dell'Intelligenza Artificiale e l'integrazione con le risorse disponibili nel web.
Negli spot, Office 365 viene venduto come una suite continuamente aggiornata e in grado di aiutare attivamente l'utente nello svolgimento dei suoi compiti; Office 2019 è invece il vecchio dinosauro che costringe a fare tutto a mano, e perciò richiede più tempo per portare a termine un lavoro.
È evidente come i compiti siano stati scelti appositamente affinché fosse Office 365 a dare un'impressione migliore; in altri casi - per esempio, creare un foglio di calcolo con dati disponibili a entrambi i gemelli - il tempo necessario a portare a termine il lavoro sarebbe stato probabilmente lo stesso.
Forse Microsoft avrà ragione nel promuovere la suite più "evoluta" in ambito aziendale, dove si sfruttano le funzioni avanzate di Office. Ma l'utente comune - quello che, come nei video, stila un curriculum per cercare lavoro - ha davvero bisogno di una copia di Word da pagare mensilmente, quando lo stesso lavoro potrebbe essere fatto (pur, forse, occupando un po' più di tempo) con Office 2019 o addirittura un'alternativa gratuita, come LibreOffice?
Qui di seguito, i tre video.
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