Anno nuovo, nuova versione di DanaBot

Il trojan bancario cambia pelle e rimane una minaccia temibile.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-02-2021]

danabot

E' stata appena individuata una versione aggiornata del malware bancario/stealer DanaBot, scoperto per la prima volta nel maggio del 2018. Sono state almeno tre le versioni significative di questo malware identificate in passato, e questo è il quarto aggiornamento.

Da maggio 2018 a giugno 2020, DanaBot è stato un appuntamento fisso nel panorama delle minacce cyber. I ricercatori dell'azienda di sicurezza Proofpoint hanno osservato più autori di minacce con almeno 12 identificazioni (ID) affiliate nella versione 2 e 38 ID nella versione 3. Queste ID rappresentano i cyber criminali serviti dagli operatori di DanaBot.

La distribuzione ha tipicamente preso di mira le istituzioni finanziarie situate prevalentemente negli Stati Uniti, Canada, Germania, Regno Unito, Australia, Italia, Polonia, Messico e Ucraina. Dopo giugno 2020, c'è stato un forte calo dell'attività di DanaBot nei dati di Proofpoint e nei repository pubblici di informazioni sulle minacce (ad esempio MalwareBazaar e #DanaBot). È scomparso dal panorama delle minacce senza una chiara motivazione.

A partire da fine ottobre 2020, è stato rilevato un aumento significativo degli esemplari di DanaBot apparsi in VirusTotal. Al momento della pubblicazione, i ricercatori hanno individuato due ID affiliate che utilizzano quest'ultima versione con almeno un metodo di distribuzione. Anche se non è tornato alla sua scala precedente, DanaBot è un malware che dovrebbe essere monitorato.

Per quasi due anni, DanaBot è stato uno dei principali malware bancari utilizzati nel panorama del crimeware. Diversi criminali lo distribuivano e usavano per colpire gli istituti finanziari. A metà del 2020, l'attività di DanaBot è diminuita e alcuni affiliati hanno continuato le loro campagne utilizzando altri malware bancari (ad esempio Ursnif e Zloader).

Non è chiaro se COVID-19, la concorrenza di altri esemplari, il tempo di sviluppo o altro ne abbia causato il calo, ma sembra che DanaBot sia tornato e stia cercando di riconquistare il suo posto nel panorama delle minacce cyber. Si ritiene che il numero di affiliati di DanaBot crescerà e questo malware sarà distribuito ancora una volta tramite campagne di phishing nei prossimi mesi.

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Sherrod DeGrippo, senior director of threat research and detection di Proofpoint, ha dichiarato a Zeus News: "Il ritorno di Danabot è uno sviluppo interessante e incoraggio fortemente chi si occupa di sicurezza a monitorarlo. Prevediamo che gli affiliati di DanaBot aumenteranno e di conseguenza anche le campagne di phishing che lo distribuiranno nuovamente nei prossimi mesi".

"Il riferimento alle criptovalute potrebbe segnalare che gli autori della minaccia si stiano preparando per future campagne volte a rubare portafogli o login per i siti di criptovalute più popolari, con un approccio del tutto simile a quando prendono di mira le credenziali bancarie tradizionali. È importante che gli utenti evitino di scaricare software free di dubbia provenienza, poiché quei file potrebbero nascondere una serie di malware, tra cui i trojan bancari DanaBot, in grado di sottrarre silenziosamente le credenziali bancarie."

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Commenti all'articolo (1)

Anche i malware hanno i loro periodi sulla cresta dell'onda e quelli di vacche magre come altri SW. E' ovvio che se non vengono aggiornati perdono efficacia e quindi cala l'interesse nel loro utilizzo fino al loro rinnovamento.
6-2-2021 14:09

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