Secondo l'ISTAT più della metà degli italiani usa Internet ma l'accesso veloce alla Rete è di molto inferiore alla media europea.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-12-2010]
Aumentano gli italiani che utilizzano il PC e quelli che si collegano a Internet, ma in generale il nostro Paese è in ritardo sulla banda larga.
È un quadro per certi versi atteso quello fotografato dall'ISTAT nel rapporto Cittadini e nuove tecnologie, che riporta una situazione registrata all'inizio del 2010.
La percentuale della popolazione che possiede un computer è passata dal 54,3% del 2009 al 57,6% di quest'anno, e anche il numero di chi accede a Internet è cresciuto (dal 47,3% al 52,4%).
Le case sprovviste di connessione al Web si trovano fuori da Internet per uno dei tre motivi principali: incapacità (40,8% di chi non accede), costi eccessivi (18,4%), accesso dal posto di lavoro o luoghi pubblici (13,2%).
Lo sviluppo della banda larga è decisamente in ritardo in Italia rispetto al resto dell'Europa: il tasso di penetrazione è del 49%, mentre la media europea è del 61%.
Gli italiani usano Internet per chattare o frequentare blog e forum (36,7%), utilizzare gli instant messenger (26,8%), informarsi sui servizi della pubblica amministrazione (38%), scaricare moduli dai siti della PA (27,5%) e inviare moduli compilati agli uffici (13,4%).
I social network sono un elemento importante per i navigatori: il 45% frequenta Facebook, Twitter o MySpace, mentre il 76,3% afferma di aver dovuto affrontare problemi di sicurezza, che minano la fiducia nei servizi in Rete.
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