Liberando parte della banda riservata all'UMTS l'Europa punta a garantire connessioni a 30 Mbit/s a tutti i cittadini.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-11-2012]
La connessione mobile secondo lo standard LTE (un po' impropriamente definita 4G) non è ancora molto diffusa in Europa (sebbene la situazione vari anche di molto da Paese a Paese), diversamente da quanto accade, per esempio, negli USA.
La Commissione Europea ha deciso di dare una mano alla diffusione della banda larga mobile riorganizzando in parte le frequenze: in particolare ha deciso di liberare 120 MHz nella banda dei 2 GHz (banda 1920-1980 MHz unitamente alla banda 2110-2170 MHz), attualmente utilizzabili unicamente per i servizi UMTS/3G, affinché possano essere adoperati per la connettività 4G.
Affinché ciò avvenga concretamente è stato dato tempo agli Stati membri dell'Unione fino al 30 giugno 2014 per includere la norma nelle propria legislazione.
Tutto ciò permetterà alla fine di avere circa 1.000 MHz di banda disponibile per le connessioni 4G (circa il doppio degli Stati Uniti), una necessità inevitabile se si vuole raggiungere l'obiettivo, fissato per il 2020, di garantire a ogni cittadino dell'Unione Europea una connessione ad almeno 30 Mbit/s.
Ovviamente, la questione non riguarda solamente leggi, infrastrutture e operatori: è infatti necessario che i vari dispositivi mobili siano in grado di adoperare le nuove frequenze liberate. Al momento, in Europa, l'iPhone 5 è in grado di farlo, ma molti altri terminali no.
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Neelie Kroes, Commissario per l'agenda digitale, ha commentato così la decisione: «Questa estensione dello spettro per le tecnologie 4G in Europa permetterà di rispondere meglio alla diversificata e crescente domanda di servizi a banda larga. Mi auguro che gli Stati membri agiscano rapidamente per modificare le licenze esistenti. Da più rapide connessioni senza fili in Europa deriveranno vantaggi per tutti».
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