ARM presenta il processore anti-pirateria

Voluto dalle major, il chip Mali-V500 impedisce a livello hardware la riproduzione di contenuti illegali.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-06-2013]

ARM processore DRM

ARM è un'azienda che negli ultimi anni ha acquisito notorietà grazie al fatto che la quali totalità degli smartphone adopera i processori da essa prodotti, i quali adottano un'architettura diversa da quella degli x86 (prodotti per esempio da Intel e AMD) usati generalmente nei PC.

In occasione del Computex, ARM ha presentato un nuovo chip che ha attirato l'attenzione; non perché offra prestazioni particolarmente spettacolari, ma perché integra una soluzione hardware di gestione dei diritti digitali (DRM).

Il chip in questione si chiama Mali-V500, si occupa della gestione del video e della grafica ed è stato ideato dietro esplicita richiesta avanzata dai signori di Hollywood.

La sua peculiarità sta infatti nella capacità di impedire la pirateria dei video in alta definizione.

«Per proteggere i loro investimenti multimiliardari, gli studios e i proprietari dei diritti sui contenuti chiedono che i dispositivi che riproducono i contenuti premium offrano una soluzione hardware per gestire la sicurezza» ha spiegato Cris Porthouse, dirigente di ARM.

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Il Mali-V500 offre la protezione richiesta dalle major, le quali si trovano costrette a offrire contenuti sui dispositivi mobili - sempre più diffusi - e hanno necessità di contrastare la pirateria.

«Per rispettare i requisiti di sicurezza - molto stretti - richiesti dai proprietari dei contenuti cinematografici, Mali-V500 è stato progettato per supportare in modo efficienti la ARM TrustZone» scrive ancora Porthouse.

Le soluzioni DRM attuali, infatti, non sarebbero più sufficienti: i distributori di contenuti e Netflix - è sempre Porthouse a rivelarlo - vogliono che sia l'hardware a occuparsi della protezione lungo tutta la catena di distribuzione, dal download alla riproduzione.

Sarà difficile, nel prossimo futuro, evitare di acquistare uno smartphone o un tablet che non integri questa tecnologia di protezione; c'è da chiedersi se riesca davvero a fermare la pirateria o se invece creerà soltanto grattacapi agli utenti legittimi, come le esperienze precedenti in questo senso hanno dimostrato.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 13)

@Zievatron Tutti sicuramente no, purtroppo però, temo che la massa si farà abbindolare...
30-6-2013 14:41

@fracama87 Speriamo che il popolo dei consumatori non si faccia abbindolare.
29-6-2013 23:07

se anche tutti i produttori si uniformassero mi comprerei l'ultimo modello con il processore senza drm e tenersi quello :D magari le major faranno pressione ma se al primo modello uscito la reazione sarà quella all'xbox one ricevono poi un bel nisba in coro :D
29-6-2013 12:09

Il problema è che le major vorranno imporre a tutti i produttori di usare questo chip... una dittatura!!!!!!!!! Come dice myheartisblack è anche vero che fino ad ora non c'è stata una protezione drm (nemmeno hardware guardate i dvd) inespugnabile.. ci vuole tempo...magari ti complica la vita ma c'è la fai. Le major puntano invece alla... Leggi tutto
14-6-2013 21:32

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