10 acquisizioni fallite che avrebbero cambiato la storia dell'informatica

Come sarebbe il mondo se Mark Zuckerberg lavorasse per Yahoo, o se le auto di Tesla portassero il marchio Apple?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-08-2015]

microhoo

La storia dell'informatica è costellata di aziende che, dopo averne fatto parte in grande stile, a un certo punto sono vittime delle scelte errate dei loro dirigenti e svaniscono, finendo per essere assorbite dalle concorrenti.

Un'azienda un tempo grande ma sull'orlo del fallimento è pur sempre un buon acquisto, poiché spesso possiede un importante patrimonio di conoscenze e brevetti; allo stesso modo, accaparrarsi una start-up molto promettente è un sistema sicuro per arrivare, tornare o restare sulla cresta dell'onda.

Nel corso degli anni ci sono state anche acquisizioni vociferate, desiderate e arrivate fino a un passo dall'accadere, salvo poi non concludersi per i motivi più svariati. In questo articolo ripercorriamo questi avvenimenti, sapendo che se quelle fusioni fossero andate in porto il panorama oggi sarebbe molto diverso.

1. Microsoft e Yahoo

C'è stato un tempo in cui l'acquisizione di Yahoo da parte di Microsoft pareva cosa sicura: l'azienda allora guidata da Steve Ballmer sembrava essere l'unica ancora di salvezza per la creatura di Filo e Yang, che si trovava in grandi difficoltà.

All'inizio del 2008, Ballmer dava ormai per scontata l'acquisizione e rassicurava gli utenti di Yahoo, spiegando loro che, nonostante l'inevitabile e pesante ristrutturazione, il marchio non sarebbe morto: dopotutto, Microsoft era arrivata a mettere sul piatto quasi 45 miliardi di dollari.

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Invece, non se ne fece niente. Jerry Yang, allora CEO di Yahoo, ritenne che Microsoft sottostimasse pesantemente il valore della sua azienda, e rifiutò l'accordo.

Oggi, dopo varie vicende non sempre positive e aver dovuto comunque affrontare una seria ristrutturazione tuttora in corso e gestita con decisione dall'attuale CEO Marissa Mayer, Yahoo vale circa 36 miliardi di dollari.

2. Microsoft e Adobe

Nonostante il fallimento con Yahoo, Microsoft non smise di andare in cerca di aziende da acquisire e, anzi, negi anni ha continuato a pensare in grande: nel 2010 pare volesse addirittua fondersi con Adobe, creando un gigante delle tecnologie cloud nelle quali entrambe le aziende sono oggi impegnate pur senza dimenticare i propri prodotti di punta.

Steve Ballmer e Shantanu Narayen si incontrarono per discutere della cosa, e il giorno dopo il CEO di Microsoft evitò ogni commento limitandosi a dichiarare: «Se stai per fare qualcosa, non dici niente». Nonostante la sibillina frase sembrasse essere una conferma indiretta di un grande avvenimento imminente, l'accordo non si materializzò mai.

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