Il sito ufficiale finisce nella lista dei pirati inviata a Google.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-09-2016]
Nel corso degli anni abbiamo avuto più volte prova di come il costante impegno delle major nel chiedere ai motori di ricerca la rimozione dei contenuti di loro proprietà sia una pratica viziata da diversi problemi.
Abbiamo visto i detentori del diritto d'autore sparare nel mucchio più di una volta, colpendo ciecamente siti innocenti che da un giorno all'altro spariscono dall'indice di Google perché inseriti in un elenco di siti "pirata".
In qualche caso, l'effetto è persino divertente. Nell'ultimo periodo, Warner Bros pare aver intensificato il ritmo con cui invia richieste di rimozione: a oggi, ha chiesto di rimuovere oltre 4 milioni di URL accusati di violare le leggi sul copyright. L'articolo continua qui sotto.
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L'elenco degli URL da rimuovere mostra che il sistema di individuazione è tutt'altro che perfetto e coinvolge pagine del tutto innocue, come quelle dedicate ai DVD e ai Blu-ray di film marchiati WB in vendita su Amazon ma anche quelle dei film su IMDB.
Google, per fortuna di Warner Bros, vigila e ha presto identificato gli errori, evitando di eliminare dal proprio indice i link palesemente inseriti per sbaglio.
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