Crea il tuo assistente virtuale personalizzato con l'open source Microsoft



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-11-2018]

microsoft assistente virtuale open source

Da quando è diventata padrona di GitHub, Microsoft ha cercato di dimostrare tutto il proprio entusiasmo per le soluzioni open source, offrendo diverse tecnologie tramite la nota piattaforma.

L'ultima novità in questo campo si chiama Virtual Assistant Solution e, in breve, consente a chiunque di creare il proprio assistente virtuale partendo dal modello messo a disposizione.

L'opportunità è rivolta innanzitutto alle aziende, che possono così creare un proprio assistente personalizzato.

«Forniamo agli sviluppatori» - spiega Microsoft - «degli esempi iniziali di abilità di conversazione riutilizzabili. Tali abilità possono venir aggiunte in un'applicazione conversazionale per dar vita a una specifica esperienza, come la ricerca di un punto di interesse, l'interazione con un calendario, l'invio di email e altro ancora che seguirà».

«Le abilità» - prosegue Microsoft - «sono completamente personalizzabili e consistono di modelli di linguaggio per diverse lingue, dialoghi e codici».

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Questa tecnologia si basa sulla versione 4.1 del Bot Framework SDK and Tools, che offre soluzioni integrate per sviluppare con relativa facilità dei bot in grado di conversare con gli utenti: è possibile per esempio integrarli nei siti web offrendo ai visitatori la possibilità di chattare con l'assistente virtuale.

Lo sviluppo di questa particolare branca dell'intelligenza artificiale in Microsoft prevede inoltre ulteriori passi in avanti grazie all'acquisizione di Xoxco, azienda che si occupa proprio di «IA conversazionali» e dello sviluppo di bot.

microsoft virtual assistant

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Commenti all'articolo (2)

A me sembra volta ad un accerchiamento completo con conseguente controllo totale dell'utente/cliente e successiva imposizione di prodotti e modalità di fruizione.
18-11-2018 13:33

{utente anonimo}
La strategia di Microsoft mi è ben chiara, nelle sue linee generali e posso riassumerla così: parlate bene, parlate male, basta che parliate di me.
16-11-2018 21:20

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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