E' facilissima da modificare: tutta colpa di una crittografia estremamente debole.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-12-2018]
Sembra proprio che non si sia impegnata Sony nel proteggere la PlayStation Classic, riedizione della prima PlayStation in vendita da qualche settimana.
Come c'era da aspettarsi, non appena è arrivata nei negozi hacker e curiosi hanno preso a studiarla, scoprendo che il sistema della console è crittografato usando una chiave che è presente nella console stessa.
Così non è stato difficile ottenerne un dump e iniziare a farvi girare anche software originariamente non previsti, a partire da altri giochi per PlayStation fino a giochi realizzati per altre piattaforme.
Non solo: la sicurezza è così debole che non viene effettuata alcuna verifica sulle firme presenti nel software. Ciò - come si vede nel video che riportiamo in coda all'articolo - ha permesso a un hacker di caricare Crash Bandicoot da una chiavetta Usb.
Ciò che sorprende è l'apparente noncuranza di Sony nel proteggere la mini-console rispetto a quanto ha fatto Nintendo nel lanciare le versioni ridotte dei propri prodotti, per hackerare i quali è necessario un lavoro ben più complicato.
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In ogni caso, aspettiamoci che gli hacker - a mano a mano che lo studio prosegue - riescano a piegare la PlayStation Classic ai propri voleri per ampliarne le possibilità.
Per esempio c'è già chi sta lavorando per far girare una versione di Doom.
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